Nintendo GameCube: differenze tra le versioni

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Il Gamecube si presenta inizialmente come un cubo, come del resto si capisce dall'originale nome che letteralmente significa "gioco cubo" o "cubo di gioco": una reinventazione del [[Cubo di Rubick]], insomma.
Una caratteristica è la grandezza: grande per la lunghezza quanto uno spermatozoo e per altezza come due opossum morti sovrapposti, il "cubo di gioco" presenta sul retro una comoda sbarretta che consente di sollevarlo in ogni momento per buttarlo nel cassonetto (se l'avete comprato) o per rispedirlo in magazzino (nel caso dei negozi che lo vendono) senza alcuna fatica o per usarlo come palla da bowling.
Il joystick, inoltre, presenta la grandezza dei joystick delle 200 console vendute nei 20 anni precedenti da [[Nintendo]], di cui 19 usate come tredicesima per 3 dipendenti della società e una terza venduta come intrattenimento a un bar neozelandese per soli neri, ovvero quattro tasti sproporzionati a destra, dove la A occupa tutto il centro del joystick e gli altri tre tastini condividono uno spazio di un [[atomo]], una levetta analogica a sinistra alta più o meno come tutto il Gamecube, una levetta vicino i tasti a simboleggiare che ci tiene a essere considerata imitatriceimitata delladalla [[Playstation 2]] e dietro 3 tasti di cui uno retto da R e praticamente inutilizzato in tutti i giochi per la console a esclusione di [[Pk]], un gioco che ci ricorda perché [[Walt Disney]] è morto.
Concludiamo poi dicendo che i dischi sono grandi più o meno come un escremento di pecora.
 
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