Nettuno (astronomia): differenze tra le versioni

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Poi, nel 1821, [[Urano]] cominciò a dare segni di instabilità. No, non solo instabilità mentale (ricordo le sue crisi d'identità), ma anche di equilibrio: gli astronomi si accorsero infatti che aveva lasciato l'orbita per andarsene per i [[pene|cavoli]] suoi.
L'ipotesi più probabile era che [[qualcuno]] lì ai confini del sistema solare si fosse rotto i maroni di Urano e dei suoi piagnistei, e perturbasse la sua orbita a calci nel [[culo]]. Iniziarono così le ricerche e, dopo 25 lunghi anni, un matematico inglese, Adams, e un astronomo francese, Le Verrier, trovarono indipendementente il suddetto fellone: nascostosi dietro un gruppo di asteroidi per non farsi beccare, scordò che il suo colore era blu oltremare e che sarebbe stato ben evidente anche al più orbo degli astronomi [[daltonismo|daltonici]]. Nettuno fu così scoperto, e lo scandalo dei suoi maltrattamenti a Urano finì su tutti i tabloid dell'epoca.
 
==Missioni spaziali==
Ancora una volta, la sonda [[Voyager]] II sorvolò Nettuno, capitanata da [[Roberto Giacobbo]]. Tuttavia non vi sono documenti disponibili di questa straordinaria esperienza, perché il carattere irascibile di Nettuno lo portò a usare uno schiacciamosche contro la sonda, che lo infastidiva al pari di una zanzara. Il perché Roberto Giacobbo sia ancora fra noi, è ancora un [[Mistero]] (tanto per rimanere in tema).
 
==Composizione chimica==
Per anni gli astronomi si sono interrogati sulle possibili cause del colore blu di Nettuno. I motivi più probabili sembrano essere i seguenti:
 
* Su Nettuno abita una ingente popolazione di [[Puffi]], che emette flautulenze a ritmo elevato e costante.
* Nettuno è in '''ipotermia'''.
* Nettuno è in '''cancrena'''.
* Nettuno è un nobile di sangue blu.
* Nettuno ha solo vestiti blu nell'armadio.
 
L'ipotesi che la sua atmosfera sia costutuita prevalentemente da metano, che causi il colore blu, è stata scherzosamente avanzata dagli astronomi e mai presa seriamente in considerazione ai congressi, che infatti finiscono novanta volte su cento in bevute astronoimiche.
 
 
 
 
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