Napoleone Bonaparte: differenze tra le versioni

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Tornato Napoleone in Francia con le pezze al culo, le forze antinapoleoniche si ridestarono e si coalizzarono nuovamente nella sesta colazione: [[Russia]], Prussia, Frussia, [[Austria]], [[Inghilterra]], Svezia, [[Svervegia]] e la provincia di Zagabria si unirono per affrontare il nemico nella famosa [[battaglia di Lipsia]], chiamata anche ''battaglia delle Nazioni'', perché vi parteciparono eserciti di tutta Europa. Sembrava di essere a [[Giochi senza frontiere]], ma i Francesi stavolta arrivarono ultimi, nonostante l'immenso culo di Napoleone rischiasse di farli vincere di nuovo. Difatti i Prussiani si scontrarono con gli Svedesi che, avendo le giubbe blu come i francesi, furono confusi con essi e aggrediti. Gli inglesi si presentarono con la solita flotta dell'ammiraglio Nelson dato che, funzionando una volta, pensavano funzionasse sempre. Peccato che Lipsia non fosse sul mare. Gli Austriaci fuggirono al pensiero di dover affrontare ancora una volta Napoleone e così i Francesi affrontarono i soli Russi. E finalmente persero.
 
Le potenze alleate entrarono a Parigi mentre Napoleone si dava alla macchia. L'imperatore aveva raggruppato un nuovo esercito con cani, gatti, profughi e nani da giardino e i vecchi guardiani del louvre , soprannominandoli Vecchia Guardia (tremate) i vecchi guardiani e non voleva arrendersi. Il 15 pifferaio del 45° anno dell'era napoleonica o anno 0 della prima era post-napoleonica, la folla, che oramai di guerre e di Napoleone ne aveva le palle piene, stava per linciarlo. E così Napoleone fu costretto a rifugiarsi su una piccola imbarcazione che poi scoprì essere una goletta inglese diretta sull'[[Isola d'Elba]]. Fu così che patì una delle pene peggiori: un viaggio con gente inglese che parlava inglese e mangiava all'inglese su una nave inglese. Arrivato a terra, Napoleone ne ebbe così tanto contro gli inglesi, che preferì rimanere sull'isola d'Elba piuttosto che tornare subito in Francia su un'altra nave inglese.
 
Pensando di essersi liberati definitivamente di Napoleone, i grandi d'Europa si riunirono al [[Congresso di Vienna|G8 di Vienna]] per progettare come spartirsi i territori e come mandare Napoleone sulla Luna. Le potenze alleate conferirono a Napoleone un contentino: la sovranità sull'Isola d'Elba e il mantenimento del titolo di Imperatore (ma pur sempre dell'Isola d'Elba). In Francia fu restaurata la monarchia e anche la facciata di [[Versailles]], usando 50 mila schiavi come ai bei vecchi tempi dell'ancien régime. Il 46° anno dell'era napoleonica o 26° anno dell'era giacobina o 1815 e vaffanculo - tanto ormai Napoleone e la rivoluzione erano andati a puttane e possiamo richiamare gli anni come cazzo vogliamo - nel 1815, dicevamo, [[Luigi XVIII]] di Borbone sale sul trono di Francia, ma si fa male perché quel bastardo di Napoleone ci aveva nascosto una punessa. Il nuovo re fece di tutto per farsi amare dal popolo: smantellò tutte le strutture amministrative introdotte dalla rivoluzione, dichiarò i rivoluzionari fuorilegge, proibì ai poveri di mangiare quando il re aveva fame e costrinse tutti i cittadini a comprare una gigantografia del re da esporre nella propria casa, pena la morte. Famosa la frase con cui terminò il discorso di insediamento al trono:
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