Napoleone Bonaparte: differenze tra le versioni

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{{Quote|Ah-ah!|Nelson in una puntata dei Simpson.}}
[[File:Hammurabi.jpg|thumb|La [[stele di Rosetta]].<br /> Seduta sul trono, Rosetta.]]
 
Napoleone rimase quindi in Egitto nell'attesa di riprendere le navi sequestrate dalla Guardia costiera. Intanto si dedicò alle cose che più gli piaceva fare: governare, conquistare e depredare tutti i reperti archeologici per usarli come sottobicchieri o posacenere. Fece qualche riforma in Egitto, come quella che istituiva Napoleone eroe nazionale, Faraone dell'alto e basso regno e discendente di Cesare che aveva dominato su Cleopatra. Poi tentò di conquistare la Siria dicendo di essere il discendente di Alessandro Magno, ma non ci riuscì. Allora ci provò dicendo di essere il discendente di Abramo, ma non funzionò neanche questa volta. Capito che gli arabi non erano scemi come i francesi, Napoleone scelse di tornare in Francia, che viveva in un periodo di grande difficoltà. Assediata dalle potenze straniere e con forti contrasti interni, al Direttorio serviva un uomo forte, carismatico, un uomo da usare per riportare l'ordine e di cui liberarsi quando tutto era fatto. Fu così che scelsero Napoleone, uomo forte, carismatico, che portò l'ordine e che usò il Direttorio per raggiungere il potere, per poi liberarsi dello stesso chiudendo tutti nel cesso e tirando lo sciacquone. Nonostante fosse tornato su una zattera, sconfitto da Nelson, sconfitto dai Siriani e sconfitto da un gabbiano che lo aveva infastidito durante tutto il viaggio, Napoleone fu accolto come Salvatore della Patria, un pescatore siciliano che era emigrato nei pressi di Marsiglia. Risolto l'equivoco, Napoleone fu accolto da eroe: si vantò di aver sconfitto i Mamelucchi e di aver costruito le Piramidi. Inoltre portò con sé la Stele di Rosetta, presentandola come l'anello mancante tra gli antichi egizi e i druidi bretoni, e la pose nel suo giardino come lapide per il suo gatto.