Napoleone Bonaparte: differenze tra le versioni

Riga 96:
 
==L'esilio a Sant'Elena==
L'imperatore fu costretto alla ritirata e dopo qualche giorno si consegnò alle autorità inglesi, condopo laessersi promessafatto promettere da costoro che avrebbe sostituito la regina d'Inghilterra, ma era una trappola e Napoleone non lo capì. Catturato, fu esiliato sull'isola di Ogigia. La [[storiografia]] attuale però sostiene che la meta dell'esilio fosse Sant'Elena, un'isola che tuttora nessuno sa dove sia. Per questo motivo le spoglie di Napoleone non furono mai ritrovate e attualmente nella sua [[tomba]] a Parigi c'è la salma di un fornaio.
[[File:04vecchio.JPG|thumb|Napoleone a Ogigia.]]
Gli ultimi anni di vita di Napoleone trascorsero nella [[noia]], giocando a dadi con sé stesso e guardando gli scavi della metropolitana come fanno tutti i vecchi. Il [[5 maggio]] [[1821]], o 16 mugnaio del 32° anno dell'era giacobina, o 22 fienile del 16° anno dell'età imperiale, o 5 Gin-Seng 2365 del calendario giapponese, insomma in quel giorno di quell'anno, Napoleone morì soffocato da un cracker. La notizia giunse sul continente alcuni mesi dopo, data la mancanza di mezzi di comunicazione a distanza come il [[grammofono]], e notevolmente distorta rispetto alla realtà: alcune voci raccontavano che l'imperatore fosse stato sbranato da uno stormo di procellarie in amore. Forti e contrastanti le sensazioni in tutta Europa: chi pianse per la sua morte, chi rimase esterrefatto, chi continuava a togliersi i calli, di certo l'evento non passò inosservato, nemmeno ai non-vedenti. In onore della sua morte molti poeti si cimentarono in poesie e odi, tra cui [[Alessandro Manzoni]], che scrisse la celebre poesia [[5 maggio (poesia)|Il 5 maggio]] in cui, da bravo paraculo qual era, non giudicò l'operato dell'imperatore. Egli demandò alle statistiche sulle vendite di gadget il compito di dichiarare se fosse amato o meno, chiosando: