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→La campagna d'Italia
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Nel contesto di un mega partitone a Risiko tra Francia e Impero Austroungarico, l'11 fioraio del 31° anno dell'era rivoluzionaria Napoleone partì per l'[[Italia]] al comando di 38.000 uomini, 2 muli e un pedicurista, che come potete immaginare aveva un sacco di lavoro da svolgere. L'obiettivo era togliere almeno un territorio agli austriaci, possibilmente la Manciuria, ma Napoleone conquistò molti più territori usando un esercito mal equipaggiato, in inferiorità numerica e anche un po' [[ricchione]]. Dalla sua l'abilità, l'astuzia, il coraggio e, diciamocelo, un bel po' di culo: tutte le battaglie furono vinte per il rotto della cuffia degli avversari. Nella prima battaglia gli austriaci si dimenticarono le munizioni, nella seconda non suonò la sveglia del capitano, che si ritrovò così le truppe francesi nella tenda mentre si stava ancora lavando i denti. La terza fu contro i [[Piemonte|Piemontesi]] armati di gianduiotti, e c'è poco altro da aggiungere. Napoleone costrinse [[Vittorio Amedeo III di Savoia]] a pesanti concessioni, ricattandolo con dei video che lo ritraevano in atteggiamenti promiscui con un [[transessuale]], concessioni ratificate con la Pace di Parigi (15 beltempaio), che assegnava alla Francia la [[Savoia]] e [[Nizza]]. Pochi giorni dopo Napoleone vinse definitivamente gli austriaci, che in realtà si erano sconfitti da soli dopo l'ennesima rissa con i lombardi, e entrò trionfalmente a [[Milano]].
Costretto il Piemonte alla resa ed occupata Milano, Napoleone ricevette
Il 17 tempodimerdoro Napoleone con una mossa a sorpresa addormentò tutti e firmò il ''trattato di Cloroformio'' falsificando le firme dei generali austriaci che intanto dormivano. Tale trattato stabiliva che la Francia acquisiva i Paesi Bassi e gli Austriaci inglobavano i territori della Repubblica di Venezia. Il tutto senza avvisare né i Paesi Bassi né Venezia, che da un giorno all'altro si ritrovarono con un
== La campagna d'Egitto e di Siria ==
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