NSU Prinz: differenze tra le versioni

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{{inc|Citroen CX}}
 
{{cit|Fahre Prinz und du bist König (Guida una Prinz e sei un re).|Lo [[slogan]] per la [[pubblicità|campagna pubblicitaria]] con cui raggiunse il successo in [[Germania]].}}
 
{{cit|NSU Prinz: va avanti solo finché la spinz.|InInspiegabilmente, in [[Italia]] il modello non godette dello stesso favore del pubblico.}}
 
La '''NSU Prinz''' era un trabiccolo semovente prodotto in [[Germania Ovest]] dalla [[NSU]] tra il [[1957]] e il [[1973]], generosamente definito [[automobile]] sui [[libretto di circolazione|libretti di circolazione]] dell'epoca per mancanza di una dicitura più appropriata e per far pagare il doppio del [[bollo]] a quei [[polli]] che se l'erano fatta rifilare.
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==Prima versione: Prinz 30==
[[File:Manuale d'uso illustrato della NSU Prinz.jpg|right|thumb|200px|Il pratico manuale di manutenzione, che mostrava come tenere in efficienza la Prinz: lasciandola in [[garage]].]]
Apparve per la prima volta al [[salone dell'automobile]] di [[Francoforte]] del 1957, dove suscitò la curiosità della [[stampa]] specializzata che continuava a chiedersi cosa aspettasse l'organizzazione a spostare quell'ammasso di [[rottame|rottami]]. Era contraddistinta da dimensioni contenute, da una linea del tetto piuttosto alta e un ampio raggio di apertura delle [[portiera|portiere]], accorgimenti che permettevano di accogliere agevolmente quattro adulti, purché quelli seduti dietro fossero [[anoressia|anoressici]] allo stato terminale.
 
Era equipaggiata con un propulsore da 600 cm³ bicilindrico che incorporava elementi mutuati dall'[[aeronautica]], in particolare nelle [[biella (meccanica)|bielle]] e nel rumore pari a quello di un [[Concorde]] al decollo. Tale motore, pur rinomato per l'elevata versatilità, era purtroppo limitato da un sistema di [[raffreddamento]] particolarmente deficitario, che nei mesi [[estate|estivi]] dava luogo a frequenti surriscaldamenti e alla possibilità di cucinare a puntino una [[braciola]] appoggiandola per pochi secondi sul [[cofano]].
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*uno [[sterzo]] modificato e manovrato tramite un innovativo [[volante]] che sostituiva quello montato sulla Prinz 30, costituito da un [[timone]] da [[canotto]];
*una riprofilatura dell'[[albero a camme]], che permetteva al veicolo di raggiungere agevolmente i 150 km/h semplicemente caricandolo su un [[vagone]] auto;
*delle [[candela|candele]] di nuova generazioneconcezione, montate nei [[faro|fari]] anabbaglianti.
 
Aumentò inoltre il passo dell'automobile, che garantì una migliore vivibilità dell'abitacolo sebbene a scapito della manovrabilità negli spazi stretti: per uscire da un [[parcheggio]] a S era infatti necessario far rotolare la vettura su un fianco. L'evoluzione del modello precedente non solo confermò i lusinghieri risultati commerciali, ma riuscì persino ad imporsi in alcune prestigiose manifestazioni motoristiche, tra le quali il [[Rally di Montecarlo]], il [[rally]] del [[Malawi]] e il [[Gran Premio Lotteria di Agnano]].
 
==Versioni Sport e Spider==
[[File:NSU Prinz in assetto da rally.jpg|left|thumb|200px|Quando si diceva che la Prinz aveva il [[vizio]] di bere parecchio, non era in senso metaforico.]]
Tra il [[1959]] e il [[1967]] venne messo in vendita anche un modello [[coupé]], denominato Sport Prinz. Spinto dal medesimo motore della [[berlina]], vantava tuttavia prestazioni superiori grazie alla favorevole configurazione [[aerodinamica]], ottenuta grazie ad una linea più filante che si collocava a metà tra la [[Giulietta Sprint]] dell'[[Alfa Romeo]] e uno [[spargiletame]], e ad un sapiente sistema di scarico che convogliava i [[fumo|fumi]] della combustione nell'abitacolo.
 
Fu costruita anche in un'audace versione [[spider]] che montava un innovativo motore rotativo [[motore Wankel|Wankel]], basato su un movimento rotatorio dei [[pistone|pistoni]] all'interno dei cilindri e delle [[palle]] dei [[meccanico|meccanici]] che si trovavano a ripararlo quando sbiellava, cioè ogni volta che si provava ad inserire la terza [[marcia]].
 
==Fine dell'epopea==
 
Sul finire degli [[anni '60]] la NSU venne acquisita dalla [[Volkswagen]], che mise immediatamente fuori produzione la Prinz ritenendola una minaccia per le vendite del [[Maggiolone]] e per la [[vista]] di quanti se la trovavano davanti in [[coda]]. Le [[scocca|scocche]] rimaste in [[magazzino]] vennero in parte utilizzate per i prototipi della prima serie della [[Volkswagen Polo]]: il resto venne smontato e servì a sostituire le gambe degli [[scaffale|scaffali]] degli [[ufficio|uffici]] della sede.
 
Rimase comunque in produzione fino al 1973 nell'ex [[Jugoslavia]] e in [[Argentina]] dove, all'esaurimento della fornitura di motori della casa madre tedesca, venne dotata del motore di uno [[sbattiuova]]. Nell'[[Unione Sovietica]], invece, rimase in produzione fino al [[1996]] il modello [[ZAZ 966]], esteticamente quasi identico alla Prinz ma dalla meccanica mutuata dai [[sottomarino|sottomarini]] dell'[[Armata Rossa]], come si evince dall'[[elica]] gigante montata sull'avantreno.
 
==L'indimenticabile colonna sonora==
 
{{YoutubeVideo|NCgyHwhCYKc|position=center}}
 
==Altri obbrobri==
 
*[[Trabant]]
*[[Glas Goggomobil]]
*[[Simca 1000]]
*[[Alfa Romeo Arna]]
*[[Autobianchi Bianchina]]
 
==Collegamenti esterni==
 
*[http://autodimerda.blogspot.it/2008/11/la-prima-prinz-era-una-vettura-berlina.html Una lusinghiera recensione]