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'''''Moby Dick o la balena''''' è un saggio sulla baleneria travestito da romanzo, scritto nel [[1851]] da [[Herman Melville]] sotto l'influenza della colla di pesce.
 
Oggi considerato uno dei {{s|<del>capodogli}}</del> capolavori della letteratura americana, a quei tempi in realtà fu un flop: le uniche copie vendute furono quelle che lo stesso Melville [[Venditore porta a porta|vendeva porta a portporta]]a o lanciava contro le finestre. Dopo la morte dell'autore il romanzo riscosse molto più successo, dovuto in particolar modo al [[merchandising]], come le balene di gomma da usare a scopi ludici nella vasca da bagno.
 
L'ispirazione per questo romanzo venne a Melville in seguito a due specifici avvenimenti.<br />
Il primo risale all'infanzia dello scrittore. Un'[[estate]], mentre balneava nel mare di Brooklyn mangiando un delizioso [[gelato]], il giovane Melville venne assalito da una bagnante di 120 chilogrammi in crisi ipoglicemica. Egli riuscìsi a salvarsi precipitandosiprecipitò fuori dall'acqua, infattie si salvò perché l'aggressore, inseguendolo,si finìspiaggiò per spiaggiarsiinseguendolo. Questo evento traumatico rimase per sempre impresso nella mente di Melville, che battezzò l'[[obesa]] e non abbronzata donna col nome di "balena bianca".<br />
Il secondo fu l'affondamento, nel [[1820]], nelladella baleniera ''Essex'', causato da un [[capodoglio]] che era stato assunto come timoniere. Com'è noto, la visione frontale dei cetacei è inesistente, fu questa caratteristica infatti che impedì al timoniere di scorgere un grosso scoglio a prora.
 
''Moby Dick'' è stato inserito nell'Indice dei libri proibiti da [[Greenpeace]] e dal [[WWF]], con l'accusa di invogliare i bambini a praticare la baleneria e ad amputarsi una gamba per moda.
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== Trama ==
[[File:Relitto nave spiaggia.jpg|thumb|right|350px|Il ''Pequod'', poco prima di partire da Nantucket.]]
'''Ismaele''', un giovane [[New York|newyorkese]] sui trent'anni, scartando una confezione di sgombri salati trova il biglietto vincente (e puzzolente) per partecipare ad una fantastica [[crociera]] nei mari del sud, con partenza da [[Nantucket]]. Si reca allora a New Bedford per prendere il traghetto, ma siccome arriva di sera cerca una locanda in cui trovare un po' di ristoro con un brodo di pesce e un letto, riscaldato magari da una [[prostituta]]. La delusione è doppia per Ismaele, poiché tutte le locande sono piene e lì si cucina solo brodo di suola. La sua unica speranza risiede nella ''Locanda dello sfiatatoio'': il padrone gli dice infatti che può dividere il letto con un altro ospite, e questo lo dice ammiccando, sicché Ismaele si entusiasma pensando a chissà quale [[Figa|bel pezzo di figliola]] si ritroverà nel letto; invece viene svegliato nel bel mezzo e un quarto della notte da una montagna di muscoli tatuati: eraè il selvaggio '''Quiqueg''', il suo compagno di letto. Dopo l'iniziale sbigottimento, entrambi si rasserenano grazie a qualche [[Fumo|spippata]] della formidabile [[erba]] del nuovo arrivato, e il mattino dopo si risvegliano avvolti in un intimo abbraccio.<br />
Quiqueg è un ramponiere, ovvero uno di quelli che mettono in atto il detto "[[in culo alla balena!]]". Nasce quindi un [[bromance]] tra i due marinai, specialmente quando scoprono di fare lo stesso viaggio. I due raggiungono Nantucket, e dopo un piatto di [[NonRicetteNonbooks:Linguine allo scoglio|linguine allo scoglio]] Ismaele va a farsi un giro al porto per cercare la nave su cui dovevanodevono imbarcarsi. Trova quindi il natante più vecchio, zozzo e mal ridotto del porto: il ''Pequod''. Scopre però che non si tratta di una nave da crociera, ma di una balenirabaleniera. Poco male: tanto a terra si annoiava e gli serviva un lavoro. Gli armatori della nave però non ne vogliono sapere di caricarsi uno sfigato come Ismaele (soffriva di [[mal di mare]]), ma quando quegli gli si presenta accompagnato da Quiqueg, che dimostra la sua abilità lanciando una matita che va a cavare l'occhio di un [[gabbiano]] appollaiato sull'albero di maestra, lo prendono a bordo, ché tanto gli daranno una paga da fame.<br />
Tutto pare procedere per il meglio, ma un'ombra cade sugli animi dei due marinai... anzi, solo su quello di Ismaele, perché a Quiqueg non frega un membro di niente. Un'ombra, dicevamo, turba il marinaio: prima di imbarcarsi viene intercettato da un vecchio di nome Elia, che, con la scusa di prounziarglipronunziargli funeste [[Profezia|profezie]], gli si avvicina per tastargli le natiche. Ismaele non viene turbato dalla palpatina, anche perché tra marinai è una pratica comune incoraggiarsi con tale gesto, (come lo è tra gli sportivi,) ma piuttosto dalle profezie: il vecchio infatti gli spoilera il finale de ''[[I soliti sospetti]]''. Nonostante il trauma, Ismaele e Quiqueg s'imbarcano.<br />
Dopo qualche settimana si scopre qualcosa di sconvolgente: a bordo della nave c'è anche un capitano, ovvero '''Achab'''<ref>No, non ce l'ha con i poliziotti.</ref>. Questi esce dalla sua cabina zoppicando su una gamba fatta di mattoncini [[Lego]] e annuncia a tutti che in realtà quella spedizione non serve a prendere olio di [[balena]], ma a trovare '''Moby Dick''', la balena bianca che gli ha vinto la sua vecchia gamba a [[Poker]]. Il vecchio capitano nutre una folle sete di [[vendetta]] e un'insana ansia di recuperare il calzino che aveva indosso quando aveva perso la gamba, perché ciodiava nascondevaavere ile soldicalze dentrospaiate.
 
Ora, abbiamo riassunto i primi capitoli del libro; dopo questi ci sono circa cinquecento pagine nelle quali non accade una benemerita mazza. Poi alle ultime dieci arriva Moby Dick, affonda il ''Pequod'', Ismaele bacia Quiqueg, Jack si sacrifica per salvare Rose, che però viene a sua volta sacrificata da Ismaele, che è così l'unico a sopravvivere.
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=== I balenieri sono brave persone ===
La prima filippica di Ismaele/Melville (non si è sicuri se in effetti i due siano entità separate) riguarda la cattiva opinione che i balenieri hanno tra i [[Marinaio|marinai]]. Il narratore infatti si lamenta che, secondo il popolino, sullasulle baleniere si trovino soltanto [[Macellaio|macellai]] ineducati, puzzolenti, volgari e con poca [[igiene]], oltre che diversi [[Cannibale|cannibali]] e altri [[Atei|senza Dio]] prontiabituati a commettere qualsiasi crimine. Alla fine del capitolo Melville si rende comunque conto che tutto ciò non è nient'altro che la verità, e prova a sviare l'attenzione del lettore elencando una serie di presunti pregi dei balenieri: sanno intagliare pregiate [[Figa di legno|vagine di legno]] e [[Fallo|falli]] di osso di balena; rifornisco la gente della terra ferma di grasso di balena, prodotto senza il quale l'uomo {{citnec|non potrebbe sopravvivere}}; esplorano i luoghi più lontani, scoprono nuove regioni, e si fanno carico di testarne le piante per scoprire quali sono quelle velenose, oltre che testare anche le donne.
 
=== Le balene non sono in pericolo di estinzione ===
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Ad un certo punto Melville mette in mostra tutta la sua [[Disturbo ossessivo-compulsivo|ossessione]] per il capodoglio, che consiste nell'attribuire le sembianze del capodoglio a qualsiasi creatura sulla cui forma ci sia qualche dubbio.
 
*Il [[Leviatano]] citanocitato nel ''[[Giobbe|Libro di Giobbe]]'' era un capodoglio particolarmente grande.
*La balena che ingoiò [[Giona]] era un capodoglio particolarmente goloso.
*Il [[drago]] sconfitto da [[San Giorgio]] era un capodoglio spiaggiato. Già morto.
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