Marco Porcio Catone: differenze tra le versioni

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Nacque a [[Macerata]] nel 333440123 a.C., da tre padri agricoltori e cinque o sei madri vigilesse. Fin da piccolo venne addestrato ad allevare vongole. A quattordici anni, poiché gli si era incastrata la serratura della porta, rimase chiuso nel bagno della scuola per due settimane. Convivendo per quei bellissimi quindici giorni con la latrina scolastica, imparò ad apprezzare la ''ars escrementitia''. Quando aveva vent'anni e ¾ suo padre morì, e lui ebbe in eridità una capra in [[Cornovaglia]].
 
Al servizio dell'[[Impero Romano]] Catone fu pretore ([[300 (numero)|300]]), [[idraulico]] ([[234]]), [[bidello]] ([[453]]), giocoliere ([[231]]), martello pneumatico ([[233]]). Riguardo la politica bruciò le tappe del ''cursus honorum'' su un rogo allestito in piazza [[Mariottide]], nella città di Reggio Sardegna. Rigidissimo da capo a piedi, visitò i bordelli e i locali di malaffare di tutto l'Impero per sanzionare i trasgressori ai buoni costumi.
 
Nel 233, mentre svolgeva l'incarico di martello pneumatico nella Provincia di Brescia-Pesaro-Urbino-Cagliari, confluì nelle file della [[Lega Nord]], alla quale aveva già preso parte da un paio di secoli il suo amico [[Mario Borghezio|Marius Borgaetius]]. Nelle file del glorioso partito lavorò molto contro [[Cartagine]], città [[Fenici|Felicia]] che puntualmente riversava sulle coste del Lago Maggiore una gran copia di [[Tunisia|Tunisini]].[[File:Cavallo Pazzo.gif|thumb|270px|right|Catone apre le menti dei suoi ascoltatori durante una sua orazione pubblica]]