Marco Porcio Catone: differenze tra le versioni

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Al servizio dell'[[Impero Romano]] Catone fu pretore ([[300]]), [[idraulico]] ([[234]]), [[bidello]] ([[453]]), giocoliere ([[231]]), martello pneumatico ([[233]]). Riguardo la politica bruciò le tappe del ''cursus honorum'' su un rogo allestito in piazza [[Mariottide]], nella città di Reggio Sardegna. Rigidissimo da capo a piedi, visitò i bordelli e i locali di malaffare di tutto l'Impero per sanzionare i trasgressori ai buoni costumi.
 
Nel 233, mentre svolgeva l'incarico di martello pneumatico nella Provincia di Brescia-Pesaro-Urbino-Cagliari, confluì nelle file della [[Lega Nord]], alla quale aveva già preso parte da un paio di secoli il suo amico [[Mario Borghezio|Marius Borgaetius]]. Nelle file del glorioso partito lavorò molto contro [[Cartagine]], città [[Fenici|Felicia]] che puntualmente riversava sulle coste del Lago Maggiore una gran copia di [[Tunisia|Tunisini]].[[ImmagineFile:Cavallo Pazzo.gif|thumb|270px|right|Catone apre le menti dei suoi ascoltatori durante una sua orazione pubblica]]
 
Nel 231, ospitato a Cartagine in qualità di giocoliere dal pretore [[Bettino Craxi|Baectinus Crassio]], da un pulpito eretto lungo la main-street della città lesse un lungo discorso. Alla fine di tale discorso, conclusosi con un bel ''Carthago delenda est'', un rumoroso tastamento di [[coglione|testicoli]] pervase il pubblico tunisino.
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