Luce stroboscopica: differenze tra le versioni

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Annullate le merdifiche di Colacoca (rosica), riportata alla versione precedente di DarkMatterMan4500
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Etichetta: Annullato
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[[File:MEX4281SAX.gif|900px|center]][[File:luce stroboscopica.jpg|right|thumb|320px]]
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Per '''luce stroboscopica''' si intende una [[luce]] che proviene da fonti strobittenti®, ossia intermittenti in maniera decisamente stronzetta. Viene usata soprattutto nelle discoteche, ma trova impiego anche durante le torture a [[Guantanamo]] e nei film [[horror]], nella classica scena in cui la vittima entra in una stanza con luci che vanno e vengono nella quale non possono mancare altri due elementi fondamentali: la presenza dell'[[assassino]] e una porta che non si apre.<br /> Il termine "stroboscopica" viene dalla Cirenaica, o comunque dalla provincia di [[Siracusa]], ed è composto da ''strò'' (che è il rumore che fa il nervo ottico quando si lacera), ''boh'' (che indica l'incertezza delle cause), ''scopi'' (che è una palese richiesta anche in assenza di [[punto interrogativo]]) e ''ccà'' (che stabilisce un luogo nelle immediate vicinanze ove compiere l'[[Sesso|atto]]).<br /> Alcuni [[Ricercatori Oral-B|medici molto qualificati]] sostengono che la prolungata esposizione ad una sorgente stroboscopica può causare vari problemi, uno di questi è il blocco della mandibola nei [[Carabinieri]], perché quando si avvedono del flash intermittente iniziano a sorridere ripetutamente pensando alle fotografie<ref>è vecchia ma ci sta</ref>. Purtroppo non è l'unico [[effetto collaterale]] segnalato, la lampada risulta dannosa anche per i soggetti [[Epilessia|epilettici]], e questo ci porta ad una considerazione scientifica inoppugnabile: