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Nel lontano 2000 gli schermi televisivi italiani ebbero la sfortuna di ospitare un programma di merda, chiamato ''PornoStars'' che aveva l'obiettivo di formare un gruppo di scalmanate attrici porno amatoriali con tanto di mascherina tra i 15 e i 65 anni scelte a caso tra [[truzzi|truzze]], [[bimbominkia|bimbeminkia]], [[Vladimir Luxuria|transessuali]] e [[prostitute|deputate]]. In giuria [[Rocco Siffredi]], [[Grande Puffo]] e [[Alessandra Mussolini]].
In realtà dietro l'apparente minchiata si nascondeva qualcosa di ben più losco, ''un esperimento di stampo nazista che avrebbe portato alla fine del mondo''.
==Le Lollipopp==
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==''PornoStars''==
Il primo singolo, dal titolo ''Siamo down down down'', fu presentato alla [[Buona Domenica|Sagra della Porchetta]] di [[Datriesteingiù]]. La "canzone" era cantata in dialetto sardo e alfabeto Morse, ed era scritta da un'[[Ambra Angiolini|autrice emergente]] di una [[Chiesa|casa discografica fallita]] a causa sua. Si trattava di un brano pop-corn-porn-vomit, sullo stile della [[merda|musica]] di [[Mariano Apicella]] e [[Leone Di Lernia]], e ottenne un [[contrabbando|successo straordinario]]: vendette 100 mila copie (50 effettivamente comprate da fidanzati vari sotto minaccia delle ragazze, e più di 90 mila comprate dalla casa discografica per far sembrare vero il tutto). Assieme al brano, subito al primo posto nell'airplay radiofonico di Radio Scamazza, venne presentato il videoclip
[[Immagine:Mrseinstein2_v-gallery.jpg|thumb|right|200px|Le Lollipopp presentano il loro primo singolo alla finale di PornoStars]]
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Poco tempo dopo uscì il primo album, intitolato pornograficamente ''PornoStars'', in omaggio alla trasmissione. Conteneva 11 tracce scritte da [[Gigi D'Agostino]], [[Loredana Lecciso]] e [[Wladimiro Tallini|Wladi]], più una bustina bianca sospetta in omaggio nella ''delacs edition''.
Il secondo singolo estratto dall'album, ''Quant' lividi hai?'', fu accompagnato da un altro video amatoriale,
Durante l'estate 2001 le Lollipopp girarono tutta il Molise e la Valle d'Aosta con un tour dove proposero eccezionalmente in playback le canzoni del cd ''PornoStars'' e una versione mimata del brano ''Cazzo mi credo d'essere?'' di [[Anna Tatangelo]].
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==''Batte forte''==
Le Lollipopp parteciparono al [[Sanremo|Festival delle Scacazze]] nella categoria Bignè e cantarono un pezzo in itaGliano dal titolo ''Batte forte'', per omaggiare la [[prostituta|passione principale]] delle cinque ragazze. Il brano fu subito stroncato dalla critica, a causa dell'esibizione dal vivo molto "deludente" del gruppo;
Nel frattempo la [[Chiesa|casa discografica poi fallita]] decise di pubblicare di nuovo l'album ''PornoStars'', chiamandolo però ''PornoStars Remigi'', contenente tutti i brani del precedente album cantati da Memo Remigi più Batte forte (Rutt version). L'album non vendette nemmeno una copia.
Le Lollipopp girarono nuovamente tutti i locali di strip del Molise e della Valle d'Aosta (e due date in Basilicata) con il ''PornoStars Tortur 2002''. Tuttavia iniziarono a nascere degli screzi tra le cinque (famosa la litigata in diretta tv a [[Porta a Porta|Porno e Porno]] in cui Norberta picchiò Domiminkj urlando: ''Mio nonnoooo, mio nonnooooo. Fascista! Comunista!''
==''Tu che ter'' e lo scioglimento==
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Ad inizio 2003 esce ''Credi a me (E a quanti ne tieni)'', brano scelto da [[Silvio Berlusconi]] come colonna sonora per la sua campagna elettorale. Tutte le copie del singolo pubblicate (3) furono bruciate in piazza dai [[comunisti]] assieme alla bandiera d'Israele. E che cribbio!
Un anno dopo le ragazze tornarono in scena con un nuovo look e un nuovo album ''Tu che ter'', lanciato (proprio lanciato materialmente nello spazio) dal singolo ''Drama of loff'',
==Il dopo-Lollipopp==
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