Lingua piemontese: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Ël piemontèis a l'é na lenga meravijosamaravijosa!|Detto tipico piemontese}}
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{{Cit2|Piemontèis fausfauss e cortèis, italian fausfauss e vilan.|Proverbio patriottico italiano}}
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{{Cit2|BoiaBòja fausfauss!|I piemontesi su tutto.}}
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{{Cit2|CituCito, terùnnàpoli, turnatetorna 'nduadond tsesit vegnùses vnù, 'gnurantgnorant mangiasavon d'undël piciupicio!|Esclamazione di un autoctono alla vista di uno [[Terrone|sfortunato malcapitato]] nel territorio.}}
{{Cit2|Boia faus!|I piemontesi su tutto.}}
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{{Cit2|Citu, terùn, turnate 'ndua tses vegnù, 'gnurant d'un piciu!|Esclamazione di un autoctono alla vista di uno [[Terrone|sfortunato malcapitato]] nel territorio.}}
 
La lingua piemontese è una lingua romanza sviluppata dall'intelligence gallica guidata da [[Asterix]] per capire e allo stesso tempo non farsi capire dai romanzi. Non è un dialettuncolo, ma una delle lingua padane che [[Masturbazione|piace di più]] alla [[Lega Nord]] per il suo elevato tasso di consonanti per vocale (minimo 4 a 1), che la avvicina molto al bellissimo polacco. Assomiglia parecchio anche al lombardo, al ligure, al romagnolo, però il piemontese è la più francesina e montanara di tutte queste lingue. Il piemontese tuttavia è poco parlato, perché i suoi parlanti, sebbene siano ancora un buon numero, sono taciturni, mangiano pesante e ti indicano la tortuosa via per [[Fanculo|Chialamberto]] se rivolgi loro domande stupide o di carattere strettamente personale.
 
La lingua piemontese si è sviluppata molto per i cazzi suoi per due ragioni:
Si narra che la '''lenga piemontèisa''' sia stata inventata da [[Asterix]] per scacciare gli acerrimi rivali [[Romani]] a suon di ''"Piciu!"'' dall' amata Gallia Cisalpina (conosciuta ai giorni nostri come ''[[Padania]]'').
*la conformazione orografica del territorio molto chiusa<ref>In Piemonte per questo motivo c'è poco ricambio d'aria, difatti anche l'aria dopo un po' puzza di gasolio e frittura di kebab.</ref>, che ha dato origine alle vocali chiuse.
C'è chi sostiene che sia una specie di ibrido del [[lingua francese|frocese]] e dell' [[itagliano]], altri addirittura che sia un dialetto dell'italiano, come infatti dimostrano le italianissime parole ''cadrega'', ''bìcer'', ''feu'', ''pòm'', ''pruss'', ''pèrsi'', ''travaj'' e via dicendo. Posso rimanere qui tutto il giorno ad elencarvi parole non propriamente simili all'italiano, ne sono proprio sicuro.
*l'assenza di un corridoio ferroviario ad alta velocità. Se ci fosse stato, la lingua piemontese avrebbe ricevuto influenze lessicali dall'ucraino e dal portoghese. E invece niente.
{{quote|MA PORCU DIAU, MA SEVE FOL! EL PIEMUNTEIS A L' É NA LENGA, PA UN DIALET, PORCA BAGASSA!!|vostra reazione pacifica a qualche cuiunasu che dice che il piemontese è un dialetto}}
 
Così il piemontese è stato influenzato solo dal [[francese]]. In effetti ogni quarant'anni in Piemonte si teneva una festa che poteva durare dai 2 ai 25 anni chiamata "Occupazione Francese". Oggi questa festa non si usa più, ma è interessante che il piemontese riesca a suonare come il francese senza per questo lasciar dubitare del desiderio di [[Patata|''Ciòrgna'']] dei suoi locutori. Tuttavia, volgendo lo sguardo alle incertezze del futuro, una cosa è certa: Quando il corridoio ferroviario ad alta velocità sarà finito, la lingua piemontese sarà morta, sepolta e sommersa, e riceverà solo più l'influenza di [[Cthulhu]]. Poi magari a Cthulhu il piemontese ci piace tanto e gli dona nuova vitalità adottandolo come lingua della cultura [[R'lyeh|nella sua cazzo di città]], che difatti il nome in piemontese ce l'ha già.
 
== Storia ==
[[File:Impero automobilistico piemontese anno 1989.jpg|thumb|300px|left|La massima espansione dell'impero automobilistico piemontese, quando, nel 1989, in tutte le aree che sulla mappa sono segnate rosa culetto, il mercato automobilistico del posto era dominato da una ditta il cui amministratore delegato era un madrelingua piemontese.]]
[[File:Piemonte1989.jpg|thumb|300px|left|Il Grande Piemonte prima della definitiva espansione verso l'Italia.]]
 
Dall'abitudine degli antichi Galli di stuprare la moglie quando la polenta servita per cena non era stata cotta a sufficienza, la lingua piemontese ha appreso i metodi più idonei per stuprare le vocali quando la frase non è corta a sufficienza. Una dolce parola latina come [[Gay|foeniculum]] in piemontese diventa dunque ''fnoj'', con la "o" che, manco a dirlo, si pronuncia "u".
 
Contrariamente ai cupio fransèis e quebechèis, i piemontesi leggono tutte le schifezze che scrivono. Se i francesi scrivono tre sillabe per leggerne una con il naso e le altre due con il culo, vale come regola generale che i piemontesi scrivono tre sillabe, poi scelgono una e una sola vocale a piacere, eliminano fisicamente tutte le altre vocali e leggono le consonanti rimanenti appoggiandosi a quell'unica vocale, che se è una E, allora dev'essere pronunciata DUVEEEEERTA (aperta).
 
Inoltre dall'abitudine degli antichi Liguri di sbattere le porte in faccia a chi chiede soldi <ref>tramandata anche ai moderni liguri, ndr</ref>, la lingua piemontese ha appreso come sbattere la lingua contro il fondo del palato per cavare fuori tutte le bellissime nuove consonanti che la bocca umana può produrre, a cominciare dalla N faucale.
 
Il piemontese è una lingua parlata su un territorio tutto sommato piccolo, che i suoi locutori si sono ritgliati nel corso dei secoli fra due popoli tendenti ad allargarsi, connotati da una spocchiosa grandeur: gli sclerati francesi de la baguette e gli imbruttiti milanesi della fighetta. Questo particolarismo piemontese, mantenuto con sforzo eroico e piuttosto privo di senso, nel tempo ha permesso ai subalpini di creare un impero basato su bagna càuda, scuole salesiane, [[Fiat Panda|Pandini Fiat]] e dolcetti a base di [[Nutella]].
 
I piemontesi fino a metà Novecento parlavano di ingegneria aerospaziale, sociologia e letteratura comparata in piemontese, e usavano l'italiano solo per le barzellette sconcie e le barzellette sui politici italiani. Un bel momento sono stati costretti a sovvertire questo loro buon costume.
 
A partire da metà anni 50 il Piemonte è stato l'obiettivo principale dell'invasione meridionale del Settentrione, per vendicare il gesto infausto di cent'anni prima, operato dai piemontesi , che erano andati a conquistare gli stati terroni per diffondervi la bagna cauda, gli agnolotti e altri traguardi della civiltà. Mentre l'invasione piemontese ebbe risultati deludenti<ref>"ehi, un momento, perché avete spostato la capitale a [[Roma]]?</ref>, l'invasione meridionale ebbe effetti definitivi sul Piemonte. A metà anni 60 i drigenti piemontesi hanno firmato un armistizio con i meridionali in cui garantivano l'abolizione totale del piemontese, l'introduzione del calabbro e del pugliese come lingue co-ufficiali, la diffusione dell'organetto e del tamburello come nuovi strumenti tipici e la cessione di [[Torino]] alle forze d'occupazione.
 
Torino all'epoca fu divisa in zone di occupazione proprio come [[Berlino]]: c'era la zona dei siculi, la zona del Gargano e via dicendo. La diaspora dei torinesi ha avuto per meta la profonda provincia e le vallate più inculate. Nel 1989 l'ultimo dirigente Fiat piemontese, Vittorio Ghidella, è stato sostituito da un ''Nàpoli'' (pronuncia: nàpuli) chiamato Romiti e la città ora langue nella decadenza e sono tutti disoccupati e parlano tutti italiano, condito di saporitissime "Inchia!", "Cozzìo" e "Coddue"
 
A qualche rappresentante del'antica stirpe autoctona ogni tanto scappa ancora qualche esclamazione in piemontese, magari sul posto di lavoro, (e.g. "Crin-a la piciòira, sa fotocopiatris a va 'mé n'angign spara-pèt", Porca puttana, questa fotocopiatrice funziona come una macchina spara-peti), ma tutti si girano verso di lui e ci gridano "Leghista dimmerda, siamo in Italia si parla in italiano". È in occasioni come questa che il sangue piemontese ribolle, in quanto, essendo in Piemonte, egli crede di trovarsi in una sede tutto sommato idonea per parlare piemontese. Tuttavia egli non si scompone e, falso e cortese, sorride e annuisce. Sa che basta andare a Cuneo o ad Asti, che sono quelle zone del Piemonte dove la gente parla come cazzo le pare, senza tutti sti complessi, proprio come nel resto d'Italia.
*[[4000 a.C.]]= Non si vede anima viva...
*[[3500 a.C.]]= Avvistata una mosca che passava per caso nelle collinette del monferrato.
*[[3000 a.C.]]= Vedo qualcuno...potrebbero essere i famosi Celti! Pròpi gent laboriosa, neh!
*[[2000 a.C.]]= Oh no! Sti lader dei romani hanno spazzato tutto! Poveri Celti! Speriamo che [[Umberto Bossi|qualcuno]] gli faccia vedere di che pasta son fatti i Celti!
*[[0 d.C.]] = Mentre nasce [[Gesù]] 'sti romani hanno fondato [[Torino|Augusta Taurinorum]], [[Asti|Hasta Pompeia]], [[Tortona|Derthona]], e [[Calciopoli]].
*[[476 d.C.]]= I romani se ne vanno e lasciano il Piemonte al destino dei barbari. Nascono imperi enormi quali il marchesato del Monferrato, la contea d'Asti, il ducato di Savoia e il potentissimo marchesato di Saluzzo.
*[[1720 d.C.]]= I sardi invadono il territorio e fondano il Regno di Sardegna, conosciuto anche come Regno del Casteddu.
*[[1861 d.C.]]= Il cosiddetto Grande Piemonte inizia la conquista della penisola italica, al fine di diffondere la bagna cauda e gli agnolotti in tutti gli [[Terronia|stati terroni]].
*[[1871 d.C.]]= L'Imperi piemontèis conquista la terronia e schiavizza i suoi abitanti e viene rinominata Regno d'Itaglia. Ehi, un momento, perchèavete spostato la capitale a [[Roma]]?
 
==Caratteristiche Scrittura ==
Se mentre state spremendo lo [[pene|strumento]] a forza di girare per vari [[porno|film per adulti]] su internet oppure [[nerd|discutendo in un blog di come risovere il riscaldamento globale]] capitate di leggere qualche frase che in un primo momento vi sembra itagliano, ma poi man mano che scorrete nella lettura vi sembra di più francese o milaneselombardo, ma alla fine non riuscite a capire che razza di lingua è questa, non scervellatevi: è semplicemente il '''piemontèis'''. Se poi vi rendete conto che ogni tanto compare una strana lettera: "'''Ë'''", avete la sicura conferma che sia piemontese. Questo dimostra che l'alfabeto del piemontese è altresì semplice: difatti presenta le stesse lettere dell'alfabeto [[itagliano]], tranne che la sopracitata lettera "'''Ë'''" che praticamente non viene pronunciata (sì, avete capito bene), la "''J''" (che a volte si pronuncia "''i''", e a volte "''GL''"), il dittongo "''EU''" (che si legge esattamente come in francese!!), e addirittura una roba scritta così: "''N-''". Se '''non''' siete cittadini piemontesi '''non''' potrete '''mai''' scoprire in qual misterioso modo si pronuncia codesta lettera. Se invece lo siete, non spremete inutilmente le vostre meningi, la pronuncia vien da se.
:Proseguendo la nostra lezione di piemontèis, si ricordi inoltre che:
*La "''O''" si legge ''U'';
*la "''U''" si legge come la ''U'' francese o come la ''Ü'' tedesca
*La "''Ò''" si legge ''O'' ed è SEMPERSEMPRE accentata
*Infine la "''V''" è la lettera più semplice: non compare quasi mai ma quando appare si pronuncia a volte ''V'' e a volte ''U''. È talmente semplice che nemmeno il [[sottoscritto]] è mai riuscito a capire come funziona, e si arrangia come può.
 
[[Ma anche no|Semplice, no?]] Bene, ora che avete capito come scrivere il piemontese mettetelo in pratica ed andate in un blog pieno zeppo di terroni e sfoderate come meglio potete la vostra fervida fantasia in insulti razziali e affini. Ancora qui? DATEVE N' ANDI, SU!
 
[[Ma anche no|Semplice, no?]] Bene, ora che avete capito come scrivere il piemontese mettetelo in pratica ed andate in un blog pieno zeppo di terronivittimisti eneoborbonici sfoderatea spiegarli come megliol'Italia potetesia lavenuta vostramale fervidasolo fantasiaperché inloro insultinon razzialihanno eben affini.saputo Ancorainterpretare qui?la DATEVEparte N'delle ANDI,brave SU!colonie.
==Varietà locali==
 
== Varietà locali ==
Il piemontese è tutto sommato una lingua unitaria. Noi ci capiamo tutti, contacc, non come quegli antipatici dei cugini lombardi o i coloni liguri, che per capirsi tra di loro devono parlare pian pianin, adasi.
 
Il piemontese è tutto sommato una lingua unitaria. Pensate che un casalese riesce a farsi capire da un torinese senza difficoltà, cosa che per esempio non accadrebbe tra i coloni liguri o tra gli antipatici cugini lombardi, che per capirsi tra di loro dovrebbero parlare a gesti, un po' come farebbe uno spagnolo con un polacco.
 
Nonostante ciò, persino questa splendida lingua presenta delle differenze locali, come illustreremo sui prossimi teleschermi.
 
===Dialèt torinèisturinèis===
[[File:TorinoCattedrale edi la Mole AntonellianaNovara.jpg|thumb|300px|right|UardaVarda che bela la Mòle 'd Turin!]]
[[È]] il piemontese classico, quello d.o.c. da cui derivano le altre varianti paisanòte. È parlato dal 98% della popolazione torinese, cioè da immigrati, terroni e operai della Fiat. Il restante 2%, essendo torinesi d.o.c., non lo sannosa parlare. Questo dialetto è spesso incomprensibile dai non piemontofoni per via delle troppe consonanti.
 
===Dialèt astësan===
È il dialetto parlato nelle collinette [[Asti|astigiane]]. Presenta un vocabolario ricchissimo di parole e di sinonimi incomprensibili ai torinesi, tutte per indicare il vino e insultare gli odiati cugini [[Alessandria|alessandrini]].
 
===Dialèt lisandren===
Viene parlato ad Alessandria d'Egitto. A differenza del vicinonormale astigianopiemontese tutte le ''àa'' vannospariscono sostituiteinspiegabilmente cone al loro posto compaiono delle ''òo'': infattiper all'astigianoesempio la frase: ''dame un auter tòch ad pan'' (in italiano "dammi un altro pezzo di pane") in alessandrino risulterebbe ''dòme in òuter tòch ad po'''.
 
Detto tipico:
*''Trat' an Tani!'' Modo simpatico per mandare a quel paese i terùn''teron'', i barbùn''barbon'', i rumpebàl''rompebal'' e i pirlotti milanesi.
 
===Dialèt bielèis===
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*''S'i veuiri gnì, gnì. S'i veuri gni gnì, gnì gni. Gni dì dë gnì e peui gnì gni!'' [[Eh?]]
 
==VosArtìcoj CorrelàAnlià==
*[[Piemonte|Piemont]]
*[[Torino|Turin]]
*[[Bagna Caudacàuda]]
 
==Vardè ëdcò==
Line 70 ⟶ 78:
*[http://http://www.youtube.com/watch?v=GMMmGAJWnUA&feature=related Sgonda lession ëd lenga piemontèisa]
*[http://http://www.youtube.com/watch?v=4kZqISMrlkE Piemontese D.O.C. parla nella sua lingua madre]
 
==Nòte==
<references/>
 
{{Lingue}}
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