Lingua lombarda: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
Riga 212:
 
Amen.
 
== Il momento della cultura: la letteratura lombarda ==
Si sa, tutte le lingue regionali del [[Padania|nord Italia]] hanno avuto nei secoli una posizione privilegiata rispetto al [[Toscano]]. È, ovvio, considerando l'alta opinione che avevano i letterati e gl'[[intellettuali]] delle lingue popolari e non destinate a una schiera di pochi eletti in parrucca. Ciò ha originato la fioritura di una ricchissima tradizione letteraria in tutto il [[nord]], di gran lunga superiore a quella in Italiano. Mettiamola così: se in [[Italiano]] si scrivevano cosette del genere
 
{{quote|Canto l'arme pietose e 'l capitano<br />
che 'l gran sepolcro liberò di Cristo.<br />
Molto egli oprò co 'l senno e con la mano,<br />
molto soffrì nel glorioso acquisto;<br />
e in van l'Inferno vi s'oppose, e in vano<br />
s'armò d'Asia e di Libia il popol misto.<br />
Il Ciel gli diè favore, e sotto ai santi<br />
segni ridusse i suoi compagni erranti}}
 
In Lombardo venivano prodotti capolavori d'ingegno quali:
{{quote|E mì la dònna bionda la voeuri nò<br />
E mì la dònna bionda la voeuri nò<br />
Tucc i pret ghe fann la ronda<br />
E mì la dònna bionda<br />
E mì la dònna bionda<br />
Tucc i pret ghe fann la ronda<br />
E mì la dònna bionda la voeuri nò.}}
 
Ma anche:
{{quote|La bella la va al fosso<br />
Ravanell, remolazz,<br />
barbabietol e spinazz,<br />
daghela al teron.<br />
La bella la va al fosso<br />
al fosso a resentà<br />
al fosso a resentà.}}
L'Italiano ha sofferto per secoli di questa sua inferiorità culturale. Ora il confronto però non è così impari, anche grazie a validi artisti che hanno attuato una poderosa operazione di rivalutazione della lingua Italiana come lingua letteraria, e portando al successo o libri come ''[[Tre metri sopra il cielo]] '', o canzoni di questo tenore:
{{quote|Dammi tre parole:<br />
sole, cuore, amore}}
 
D'altro canto, si sa che neppure la [[letteratura]] e la [[musica]] lombarda ha sempre avuto momenti di [[gloria]] come quelli di ''E mì la dònna bionda'' o ''La bella la va al fòss''. Diversi autori, pur mettendoci tutta la buona volontà (sì, sì, come se bastasse solo la volontà... pfui!) con i loro testi e le loro canzoni hanno contribuito a gettare del discredito sulla dignità letteraria del Lombardo. Per fortuna sono stati pochi, ma affinché possano essere riconosciuti, evitati e denunciati anche dalle generazioni future, ne facciamo qui un elenco.
*[[Bonvesin della Riva]], cioè ''Buonvicino della Riva'': frate e poeta del [[Medioevo]] (quindi già di per sé non è che parta con il piede giusto) che sembra che con le sue opere in Milanese abbia ispirato la Divina Commedia (ma Dante non lo ha mai ammesso). Bravo stronzo, così adesso ce la dobbiamo sorbire a scuola.
*[[Giovanni Capis]]: questo sfigato di [[Domodossola]] si dilettava a scrivere dizionari Milanese/Italiano, sei anni prima che fosse scritto il primo dizionario dell'[[Accademia della Crusca|Accademia del Frumento]].
*[[Carlo Maria Maggi]]
*[[Domenico Balestrieri]]:
*[[Francesco Cherubini]]: antenato del più famoso [[Jovanotti|Lorenzo]] (anzi, ''Lorènzo''), scrisse un enorme quanto inutile dizionario del Milanese, fece degli inutilissimi studi sul Brianzolo e compose canzoni quali ''el bamborin del Mond'', ''Bagaj Fortunaa'', ''A tì'', ''Mì se fidi de tì'' e ''Mì pensi positiv''.
*[[Carlo Porta]]
*[[Tommaso Grossi]]
*[[Cletto Arrighi]]
*[[Delio Tessa]]
*[[Alessandro Maragliano]]
*[[Enzo Jannacci]]
*[[Dario Fo]]
*[[Nanni Svampa]], di cui si ricorda la militanza nel gruppo de ''[[I Gufi'']], in cui suonava anche [[Marco Masini]], il quale, anche dopo lo scioglimento della band ne preservò nella propria carriera da solista i caratteri iettatori.
*[[Davide Van de Sfroos]]
 
== Note ==
Utente anonimo