Linee di Nazca: differenze tra le versioni

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[[File:Edwin Flores Ceballos Voyager.JPG|right|thumb|200px|Ecco il professor Ceballos dopo l'intervista. Dall'evidente posizione delle mani si può notare come indichi la grandezza del [[Culo|deretano]] di [[Roberto Giacobbo|Giacobbo]].]]
Alcuni millenni orsono capitava monto frequentemente che centinaia di specie aliene venissero a fare dei viaggetti sulla terra da ogni punto della galassia, per prendere il sole nelle meravigliose spiagge hawaiane o
per commerciare con le [[ma anche no|avanzatissime]] popolazioni preistoriche che a malapena sapevano scrivere e stare i posizione [[erezione|eretta]].
Al giorno d’oggi è opinione di [[Eh?|eminenti studiosi]] che le linee di Nazca vennero create dall’omonima popolazione per permettere alle [[UFO|astronavi aliene]] di atterrare più facilmente sul nostro pianeta. Infatti, {{citnec|è più che logico pensare}}, che nel 300 a.C. il deserto di Nazca fosse il più grande [[aeroporto]] spaziale dell’universo, ma a causa dell’eccessivo affollamento erano frequentissimi gli incidenti aerei, allora furono create queste linee che fungevano da pista di atterraggio e/o decollo per le astronavi.
 
Ma per spiegarvi nel dettaglio la funzione delle linee di Nazca riporteremo qui la testimonianza del professor '''Edwin Flores Ceballos'''. Questa dichiarazione è stata ottenuta da [[Roberto Giacobbo]] dopo che il professor '''Ceballos''' (in italiano '''Che balle''') si era preso una violenta [[sbornia]], quindi rassicuriamo i nostri lettori che è [[cazzata|più che attendibile]]:
{{quote|Il grande mistero delle linee di Nazca è legato alla loro natura elettromagnetica, è stato dimostrato in laboratorio che esiste un vortice di energia elettromagnetica conosciuto come fenomeno piezoelettrico: l’ecletticità ha 2 poli, uno positivo e l’altro negativo che si attraggono per la loro carica elettromagnetica, il fenomeno piezoelettrico dimostra che esiste un punto in cui questi 2 poli smettono di attrarsi. Questo fenomeno è riscontrabile in tutte le linee di Nazca e in altri luoghi del Perù, dove si trovano altri disegni misteriosi. Grazie al fenomeno piezoelettrico le navi spaziali che giungevano sulla terra a una velocità che superava i 50/60.000 chilometri riuscivano ad evitare la collisione durante l’atterraggio e ciò era possibile proprio grazie a questo fenomeno che si verifica solo in questo punto della terra. Nazca era quindi un grande porto spaziale per l’atterraggio di navi ad alta velocità. }}
 
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