Leviatano: differenze tra le versioni

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[[File:Gustave Doré distruzione del leviatano con Don Zauker.jpg|right|thumb|300px|Incisione del [[1865]] di [[Gustave Doré]]: [[Don Zauker]] sconfigge il Leviatano con la sua fede (e il [[nunchaku]]).]]
 
{{cit2|...e il [[Dio|Signore]] chiamò il suo angelo più {{s|cazzut}} fedele e gli disse:<br />Fammi un favore arcigno ed indefesso Zauker, prima di andare in ferie trovami questo '''leviatano''' e spezzagli le pinne dorsali. Ah! Tornando, prendimi due stecche di Marlboro al duty-free.|[[Giobbe Covatta|Libro di Giobbe]], cap. [[41 bis]].}}
 
Il '''leviatano''' (in lingua ebraica לִוְיָתָן, trascritto levytāno, "culo sollevato") è una potente creatura biblica, un terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell'Antico Testamento. In ebraico tiberiense (quello usato per ordinare al ristorante della ''Sora Lella'' sull'[[Isola Tiberina]]) è chiamato liwyāṯān, sempre col senso di contorto, avvolto, rintorcinato<ref>intorcinato un paio di volte</ref>.<br /> Tale essere viene considerato come nato dal volere di Dio, magari nel corso di una sbornia da [[Nepente di Oliena]], nonostante ciò è spesso associato al [[Diavolo]], in una s.r.l. con capitale sociale versato in [[Lats lettone|lats lettoni]].<br /> Dal punto di vista allegorico il leviatano rappresenta il [[caos]] primordiale, la potenza priva di controllo, poi gli hanno messo un treno di gomme Pirelli e, da allora, i testacoda sul bagnato sono meno frequenti.<br /> La descrizione del patriarca Giobbe fa raggelare, più o meno come rubare dal banco frigo una scatola di [[sofficini]] e nasconderla nelle [[mutande]].
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