Lecchino: differenze tra le versioni

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=== '''''Lecchinum politicans''''' ===
[[File:Fede.jpg|thumb|right|Il capostipite del lecchinus giornalisticus]]
Questa sottospecie è l'estremo della razza. Ha in generale la personalità e la dignità di un fermacarte, ma non di rado occupa una poltrona a palazzo Chigi.
 
Talvolta si pone in posizioni di rilievo a capo di testate giornalistiche, uffici e pubbliche relazioni. La sua caratteristica è quella di essere una pura nullità. Esiste solo come propaggine o appendice di un capo (di cui lecca i piedi ed il culo, infatti si parla di doppio lecchino: leccapiedi e leccaculo), senza il sostegno del quale scomparirebbe esattamente come una scorreggina.
Il lecchino obbedisce agli ordini del suo capo e padre-padrone senza obiezioni, anche a costo di perdere la propria dignità, anzi finchè si tratta di perderla va ancora bene; spesso infatti la sua dignità viene pure introdotta nel tritarifiuti ed in seguito vaporizzata con aggiunta di acido cloridrico concenctrato.
Il lecchinum politicans ha una concezione semplice della vita e non ama gli schemi complessi o il relativismo: i ricercatori Oral-B, dopo indagini lunghe dieci secondi, hanno potuto riassumere il suo pensiero nel seguente modo:
 
''C'è un capo. Punto. Se sto dalla parte del capo sto bene, non mi succede niente e magari divento importante nella società.''
 
Gli stessi ricercatori hanno riassunto nel seguente modo il pensiero di un orango maschio all'interno del branco:
 
''C'è un maschio dominante. Punto. Se mi metto a pecora e lo soddisfo sempre, non mi ammazza e magari divento importante nel mio branco.''
 
=== '''''Lecchinum mediaticum''''' ===
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