Kazuki Ito: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Cartellino rosso.jpg|right|thumb|250px|Kazuki Ito, nella sua classica posa.]]
{{Cit|Voglio un match regolare, niente colpi sotto e sopra la cintura e non guardate storto gli avversari, attenti a non sporcarvi gli scarpini se no a casa!|Kazuki Ito prima di una partita}}
{{Cit|Ma io ho lo ho solo sfiorato|Giocatore espulso da Kazuki}}
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== Dottrina arbitrale ==
[[ImmagineFile:ito.JPG|right|thumb|250px|Dall'espressione rabbiosa si può capire che qualcuno non ha buttato la gomma.]]
Kazuki ha una concezione molto pulita del [[calcio]]. Ogni minimo contatto, alitata e bestemmia è da punire con l'espulsione diretta. Se i giocatori si presentano con la maglietta fuori dai pantaloncini, le calze basse o le scarpe slacciate sono da espellere. Ha presentato un disegno di riforma nella quale chiede di poter punire con la sodomia e le torture i [[fuorigioco]], Inzaghi dissente {{citnec}}.
Memorabile la Coppa Cina da lui arbitrata, in cui i campioni riuscirono a imporsi vincendo sempre a tavolino, dopo che le altre squadre si ritirarono perché rimaste senza giocatori.
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Kazuki Ito nacque nella [[Mongolia]] Interna e questo vi fa capire cosa ne può capire del calcio. A 5 anni andò a studiare in un Dojo dove venne iniziato al Kung Fu, ma dopo che venne picchiato per il suo carattere, decise di diventare un arbitro di calcio, e i ricordi della passa fattagli e i traumi per ogni umano contatto, lo convinsero presto ad adeguarsi puritana del gioco del calcio. Da qui la sua concezione, mentre la propaganda comunista lo convinse che il cartellino rosso fosse l'unico in cui credere.
''Cartellino rosso, trionferà!''
[[ImmagineFile:Stretta di mano.jpg|right|thumb|250px|Questi calciatori rischiano 5 giornate.]]
 
== Vita privata ==
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