Josip Broz Tito: differenze tra le versioni

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[[File:Josip Broz Tito Bihać 1942.jpg|miniatura|Il maresciallo mentre guarda un centinaio di crucchi appena maciullati. Visti i suoi lineamenti si ipotizza che esso sia un antenato diretto del Gigachad.]]
{{Cit2|Credo che la sua chiave di lettura del marxismo sia tra le più complesse e illuminanti che abbia mai letto|Il maresciallo Tito parlando di Topolino}}{{Cit2|Oh guarda, un istriaoistriano!|Il maresciallo indicando ai suoi soldati la prossima vittima|ciao}}
Josip Broz fu un operaio metallurgista, militare e politico che dal 1945 al 1980 fu a capo dellla [[Jugoslavia|SFR di Jugoslavja]]. Esatto, se non lo sapeste Tito era un soprannome, che cazzo pensavate, che una mamma slovena lo chiamasse come un imperatore romano? Sciocchi! Tornando a noi, Tito fu una figura contorta, secondo alcuni considerato un uomo venerabile, mentre secondo altri un vero e proprio [[Culto della Falce e Martello|dio del comunismo]] sceso in terra. Vi erano pure delle malelingue che sostenevano che egli fosse in realtà un tiranno sanguinario, ma questi ultimi sono stati giustamente eliminati dall'esercito di liberazione Jugoslavo, quindi la loro opinione non importa.
 
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=== La questione di Trieste e l'esodo istriano ===
Alla fine della guerra, Italia e Jugoslavia reclamavano entrambi l'Istria e non riuscivano a decidersi; pertanto entrò nel discorso la Francia a cazzo duro, tracciando una linea nel mezzo, creando dal nulla uno [[Trieste|stato]] e lasciando entrambi i contendenti incazzati. Dopo svariati anni, risolveranno questo problema dividendo a sua volta il territorio di Trieste e annettendolo. In Jugoslavja, però, restava ancora un grave problema economico: un surplus di munizioni che erano state prodotte durante la guerra e ora rimanendo inusate rischiavano di provocare un crollo dei mercati nazionali. L'ingegnosa soluzione che il governo del glorioso leader fu seplicesemplice ma geniale, vale a dire riabilitare e finanziare lo sport nazionale: la caccia all'Istriano. La caccia all'istriano era un usanza antichissima che si praticava già ai tempi dell[[Impero romano|'Impero romano]], dove si andava a cercare ogni italiano che sembrasse un po' più a destra di [[Lenin]] per lapidarlo; eventualmente si è poi passati alle cerbottane per arrivare all'epoca contemporanea dove si usano i fucili. Grazie a questa iniziativa, l'economia Jugoslava si è risollevata diventando una delle più forti dell'area [[Penisola balcanica|balcanica]], del blocco comunista e dell'Asia Minore.
 
=== La rottura Tito-Stalin e la guerra fredda ===
Fino al 1949, le relazioni tra il maresciallo Tito e l'[[Josif Stalin|omino delle Pringles]] furono ideali, ma nel giugno del 49 i rapporti si ruppero drasticamente. Ancora oggi è incerto il motivo scatenante, si ipotizza che Stalin abbia barato in una partita di rubamazzetto e Tito non abbia accettato la situazione, portando alla fuoriuscita della Jugoslavia dal [[Patto di Varsavia]] e a copiose e gioiose orgie all'interno del patto atlantico. Da questo momento in poi, ai conventi dell' [[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] Tito verrà considerato come il nerdone alle feste di classe, picchiato dai membri del Patto di Varsavia e spettegolato dai membri della [[NATO]]. Se fosse stato un altra persona, probabilmente si sarebbe buttato su [[Nonbooks:Warhammer 40.000|Warhammer 3,14]] e si sarebbe trasformato in un hikikomori, ma lui aveva un sogno: rompere i coglioni alla comunità internazionale. Pertanto ha radunato tutti gli sfigati dell'ONU, da [[Nasser]] a [[Gina Lollobrigida|Lollobrigida]], per creare il movimento dei paesi non-allineati, una coalizione a metà tra un alleanza economica e un raduno del ComiCon, permettendo così a questi paesi di non essere annichiliti da [[Stati Uniti d'America|qualche potenza starniera]]. Tra gli anni 60-80, Tito non combinò granchè, tranne [[Masturbazione|trastullarsi]] su dei cadaveri di istriani e vendere armi ai comunisti di ogni parte del globo terracqueo. In seguito, nel 1980, deciderà di andare a colonizzare il pianeta rosso, [[Marte]], e lascerà il suo regno slavo all'amico Miloshevic, il quale lo gestirà con incredibile bravura senza incappare in alcun inconveniente.
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