John Locke: differenze tra le versioni

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Ciò che Locke vuole dire è che, prima di cercare di risolvere un [[problema]], è bene chiedersi, analizzandolo criticamente, se si possa fare qualcosa a riguardo o se sia possibile soltanto accontentarsi di "una quieta ignoranza". John aveva elaborato questo pensiero già quando andava a [[scuola]]: quando non capiva come risolvere un problema matematico, durante le verifiche era solito scrivere "Non so risolvere il problema, quindi mi accontento di una quieta ignoranza"; al che il [[Professore di matematica|professore]] era solito scrivere "Non sai risolvere il problema, quindi ti accontenti di un quieto 2".
[[File:Cartesio1.jpg|thumb|left|Cartesio, dall'[[aldilà]], legge perplesso il Saggio con aria di sufficienza.]]
Il filosofo e inventore di [[Piano cartesiano|piani]] [[Cartesio]] e il produttore di [[pancetta]] [[Francis Bacon]] avevano fatto gli sboroni, proponendo ciascuno un metodo che avrebbe garantito una [[conoscenza]] assoluta in qualunque ambito del sapere umano. Ma in questo periodo Locke, pur avendo quasi sessant'anni, è ancora nella fase [[Adolescente|adolescenziale]] della ribellione, così decide che Bacon e Cartesio erano due cazzari. Dice che è possibile conoscere le idee più complesse solamente grazie alle idee più semplici, chiare e distinte, altrimenti, per citare Locke stesso, "non si capisce un ciufolo".<br />
 
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