Johann Carl Friedrich Gauss: differenze tra le versioni

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che però magicamente gli permetteva di contare facilmente la somma del numero di seghe <math>N_S</math> che si era sparato dalla sua nascita fino a quello stesso istante in cui terminava il calcolo, essendo n il numero di seghe, poiché provando piacere dalle formule nel momento stesso in cui le produceva gli riusciva impossibile resistere alla tentazione di non segarsi.
Sfortunatamente non si accorse che mentre calcolava tale numero <math>N_S</math>, <math>n</math> aumentava, segandosi egli durante il calcolo, e quindi mancò per poco una nuova definizione di limite di una funzione.
[[Immagine:Gauss_in_trans_orgasmicoSindromizzato.jpg|left|thumb|Npx|Gauss mentre svolge i suoi calcoli.]]
Questa formula gli piacque molto (omettiamo la reazione della suo professoressa quando le spiegò il suo significato) ma capì che non era una formula che di per se generava piacere, più che altro teneva a mente il suo piacere passato.
Allora mettendosi di impegno scoprì questa nuova formula:
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