Javier Zanetti: differenze tra le versioni

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Saverio Adelmo Zanetti nasce nel 1973 in [[Argentina]]. Soprannominato in patria ''El Tractor'' in virtù del mestiere per cui è veramente portato, giunge all'Inter nel 1995, dove si è specializzato nell'arte della sconfitta per 11 anni prima che un credibilissimo processo provvedesse ad eliminare la concorrenza.
Si suppone che i traumi subiti durante quegli anni abbiano innescato nel giocatore il processo di blocco della crescita che gli consente di mantenere ancora oggi un aspetto gioviale. Oltretutto, queste vicissitudini, lo portano immancabilmente a piangere alla fine di ogni manifestazione sportiva, poichè oramai per abitudine dà sempre per scontato che l'Inter abbia perso.
In qualità di capitano, è un esempio per tutti i componenti della sua squadra. Sotto la sua guida e tutela hanno mosso i primi (ed ultimi) passi giocatori <s>in</s>dimenticabili del calibro di: Jérémie Brechet, Benoît Cuaet, il mitico [[Bruno Cirillo]], Francesco [[Coco]], Vampeta ed un'altra infinità di "calciatori" che, grazie a lui, si sono perfettamente ambientati e adattati allo stile di gioco dell'Inter. Grazie alla sua indiscutibile autorità nello spogliatoio, ha contributo a garantire che i giovani campioni nerazzurri seguissero un comportamento rispettoso ed ineccepibile dentro e fuori dal campo, vedi Adriano e Balotelli.
 
 
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