James Monroe: differenze tra le versioni

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===Politica interna===
Monroe non fece in tempo a piazare il [[culo]] sulla sua nuova poltrona alla [[Casa Bianca]], che venne subito accusato di [[conflitto di interessi]], il neo Presidente comunque non ebbe problemi di sorta vista la grande maggioranza che aveva messo insieme; per altro l'unico partito avversario, quello federalista, contava solamente una trentina di iscritti in tutta la nazione. In ogni caso le politiche di Monroe, ci misero poco a creare malumori all'interno della maggioranza, anche perché l'idea di abolire l'articolo 18 sullo statuto degli schiavi (quello che non obbliga i padroni a riconoscere i figli avuti con le schiave) non fece molto piacere ai capigruppo alla [[Camera]] [[Thomas Jefferson]] e [[James Madison]].
Monroe non fece in tempo a piazare il culo sulla sua nuova poltrona alla [[Casa Bianca]]
 
 
In seguito scoppio lo scandalo ''Road-Gate'', in cui saltarono fuori delle intercettazioni che rivelavano che erano state pagate delle tangenti per l'assegnazione degli appalti per la costruzione del raccordo autostradale Vandalla-Cumberland. Altra questione che il Presidente dovette sbrigare fu la ''qestione indiana''; infatti Monroe, come molti altri del suo partito, considerava gli [[indiani]] come un branco di selvaggi, che andavano deportati e convertiti alla democratica e cristiana civiltà civile americana. Ad essi disse:
{{quote|Voi indiani che vivete allo stato selvaggio come cacciatori, avete bisogno di una misura maggiore di territorio per sostenervi. Il ché è incompatibile con il progresso e i valori della vita civile. Pertanto o diventate civili come noi oppure vi ammaziamo tutti. Decidente alla svelta perché i coltivatori di cotone a cui ho venduto il terreni su cui state in piedi adesso hanno fretta.}}
Gli [[indiani]] però non volevano proprio diventare stronzi come i visi pallidi, così dopo aver ponderato a lungo, inviarono una [[videocassetta]] in cui tutti in coro mandavano Monroe a [[Fanculo]]; quando il Presidente visionò il contenuto della cassetta, incaricò quello [[psicopatico]] di [[Andrew Jackson]] di sterminare tutti gli [[indiani]]:
{{quote|Come hanno osato quei barbari incivili a mandare me, il Presidente degli stati Uniti a Fanculo? Non la passeranno liscia! Julius manda a chiamare Jackson, ma prima portami una cartina geografica, voglio capire in quale Stato si trova questo Fanculo.}}
 
===Politica estera===
Negli esteri Monroe è meglio noto per la sua ''Dottrina Monroe'', che presentò nel suo messaggio al [[Congresso]] del [[42]] [[dicembre]] [[1823]]:
 
{{quote|Francamente io me ne fotto di quello che succede fuori dai confini del mio paese. Normalmente me ne fotto anche di quello che succede alla gente che non abita in casa mia, ma questo è un altro discorso. Pertanto noi rimarremo neutrali di fronte a qualsiasi conflitto che non ci riguarda, ma nel contempo se qualcuna di queste nazioni in guerra dovesse uscirne fuori sufficientemente mal ridotta, da permetterci di conquistarla in un paio di petosecondi. Allora in vero, io vi dico che in essa esporteremo la nostra democrazia.}}