Utente anonimo
→L'elezione e la presidenza
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James Buchanan venne eletto 15º [[Presidente degli Stati Uniti]] nel [[1857]], soprattutto grazie agli accordi sottobanco e ai tripli giochi dei vari esponenti politici di quel periodo; in molti infatti credevano che il neo presidente avrebbe potuto tirare l'acqua al loro mulino con la sua incompetenza. E in effetti i primi vantaggi per gli schiavisti non si fecero attendere: due giorni dopo la sua elezione un [[nero]] di nome [[Dred Scott]] accompagnò il suo padrone in un paese dove lo schiavismo era fuorilegge, pretendendo per tanto che gli venissero tolti guinzaglio e museruola, avanzando pure la pretesa di essere liberato, facendo valere i principi sanciti dal "Compromesso del Missouri". La [[Corte suprema]] statunitense però rigettò le richieste e già che c'era dichiarò il Compromesso [[incostituzionale]], con la motivazione che non si possono equiparare le bestie e i negri ai civili, cristiani e democratici uomini di razza bianca statunitense.
La sentenza fece letteralmente detonare la rabbia tra le varie anime della popolazione, tra cui spiccava il signor [[John Brown]] un attivista bianco<ref>Un bianco di nome Brown che fa gli interessi dei neri? Ma porco ###!</ref> che esortava gli schiavi a ribellarsi alla schiavitù massacrando i loro padroni e usando i loro corpi per farci dei riti satanici, ma Buchanan invece che intervenire se ne sbatté beatamente gli [[zebedei]]. Non intervenne nemmeno quando Brown prese cinque sudisti e li scorticò vivi nella piazza di un paese. In seguito scoppiò pure
{{Quote|Il Presidente fa le seghe ai morti.}}
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