James Buchanan: differenze tra le versioni

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[[File:Buchanan gabinetto.jpg|left|thumb|250px|Il "gabinetto" di Buchanan; che massa di morti in piedi.]]
 
Grazie alla sua attività di "avvocato", Buchanan mise insieme un gran bel [[tesoretto]], ma il lavoro stava diventando un po' troppo stressante, anche perché i suoi sottoposti erano stufi di fare gli schiavi per lui, così prima che la patata bollente gli cascasse tra le mani, chiuse il suo studio legale, licenziò tutti e si comprò una poltrona alla Camera dei Rappresentanti della Pennsylvania; in seguito decise di comprarsi un poltrona più comoda al [[Congresso]] degli [[Stati Uniti]]. Notato dall'allora presidente [[Andrew Jackson]], Buchanan venne spedito in [[Russia]] come [[ambasciatore]]; il Presidente infatti non sopportava di vederlo dormire durante le assemblee e sperava che l'esilio lo svegliasse un po' (esattamente come fece con [[Martin Van Buren]]), ma purtroppo la terapia non ebbe effetto e come se non bastasse al suo rientro il presidente in carica [[James Knox Polk]], non conoscendolo, decise di nominarlo [[Segretario di Stato]]. Quando poi si accorse della cazzata che aveva fatto, lo spedì come un missile a fare di nuovo l'ambasciatore, ma questa volta a [[Londra]], sperando che ci morisse del tutto.
 
Verso la fine del mandato di [[Franklin Pierce]], James Buchanan ritornò in [[patria]] e qui trovò il suo paese sull'orlo della [[guerra di secessione]] e il [[Congresso]] era diventato una specie di arena per [[gladiatori]] al cui interno i vari [[deputati]] e [[senatori]] se le davano di santa ragione per far valere le loro ragioni; l'argomento della disputa era l'abolizione della [[schiavitù]] che da più di vent'anni stava tenendo i vari [[partito|partiti]] su posizioni guerrafondaie e nessuno dei presidenti che si erano susseguiti era stato in grado di placare gli animi. Le elezioni del 1857 si svolsero in un clima da [[guerra civile siriana]]: il [[Partito Democratico Americano|Partito Democratico]] non potendo più presentare Pierce (che si era dato alla macchia dopo essere stato defenestrato a calci) avrebbe dovuto ricorrere alle [[primarie]] per decidere al suo candidato, ma la situazione richiedeva tempi brevi, per questo motivo alcuni capoccia del [[partito]] truccarono le primarie per far eleggere proprio James Buchanan, commettendo un grave errore di valutazione. Infatti i vari leader del partito ignoravano chi fosse realmente: all'inizio credevano che avendo fatto l'ambasciatore per così tanti anni, fosse in grado di mettere pace tra abolizionisti e schiavisti, ma già durante la campagna elettorale vera e propria si accorsero del mostruoso errore. Difatti il futuro presidente basò tutti i suoi discorsi sul rispetto della volontà popolare: in pratica fece capire fin da subito che non avrebbe fatto un cazzo per nessuno. Se alcuni americani volevano mantenere schiavi, fatti loro.