Italia dei Valori: differenze tra le versioni

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* [[Antonio Di Pietro]]
 
* [[Massimo Donadi]]: già pessimo mediano del Milan di Berlusconi, passa ai Celtic Glasgow a causa della forte idiosincrasia con il presidente rossonero sviluppatasi in seguito ad aspre discussioni su argomenti caldi, come la [[cassa integrazione]] di alcuni giocatori della rosa (tra cui [[Ibrahim Ba|Ba]], [[Dida]] e Donadi stesso), il conflitto d'interessi tra [[Ambrosini]] e [[Gattuso]] e la lunghezza del [[pene]] di [[Seedorf]]. Dopo l'esperienza nel prestigioso campionato scozzese (132 reti in 7 partite, di cui 2 in rovesciata dalla propria area di rigore), decide di abbandonare il calcio a soli trentant'anni per dedicarsi corpore et anima a contrastare le convinzioni di [[Berlusconi]]. La lotta per l'abolizione del fuorigioco è divenuta grazie a lui uno dei punti cardini del programma dell'Italia dei Valori.
 
* [[Luigi De Magistris]]: dipinto dall'attendibilissimo quotidiano [[Il Giornale]] come un ''criminale'' (e noi ci fidiamo!), rappresenta in tutto e per tutto lo stereotipo del napoletano medio: sgraziato, sporco, maleducato, [[brutto]], taccagno, fetido, [[ladro]], [[Mario Balotelli|negro]], comunista, ebreo e con l'alito fognato. Meglio noto al pubblico per le sue attività da brigatista anarchico antidemocratico bla bla bla... ''Inoltre quando c'era Mussolini i treni arrivavano in orario''.
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