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[[File:ircocervo.jpg|right|thumb|230px|Ircocervo (Hircocervus belantis)]]
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Viene inoltre precisato che è:
{{cit2|...di impeto velocissimo nel primo correre, e facilità a stancarsi subito.|Ulteriori caratteristiche di un ircocervo<br /> (o di un [[tizio]] che soffre di [[eiaculazione precoce]] e difficoltà di [[erezione]])}}
Col tempo l'utilizzo letterale del termine è stato abbandonato in favore di un uso metaforico, per riferirsi a cose assurde ed irreali. È chiaro che una capra non potrà mai figliare congiungendosi con un cervo e, nel caso dei [[centauri]], non potrà nemmeno accadere dall'unione di una donna e un [[cavallo]], però c'è anche [[Cicciolina|chi ha voluto verificare di persona]]<ref>anche [[Marina Lotar]] era molto scettica</ref>. Il termine è stato usato di recente in [[politica]], di fronte alla possibilità che [[partiti]] con posizioni storicamente opposte si unissero per
== Tra mito e realtà ==
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Lo stesso Aristotele, negli ''Analitici Secondi (cum contornae)'' utilizza l'immagine per sostenere che è possibile sapere cosa si intende con l'espressione ircocervo ma non risalire all'essenza dell'ircocervo, ovvero sapere cosa realmente sia.
{{cit2|Un ircocervo è ciò che è, ha principio e mezzo e fine.|Aristò, vaffanculo.}}
Fu in seguito ripreso nel II secolo d.C. dall'autore greco [[Luciano di Samosata]] nel tentativo di dare una definizione del mimiambo di Eronda<ref>mi sta venendo il mal di testa</ref>, spiegando che era il termine adatto per sottolineare un [[
[[File:Applausi.gif|center|thumb|320px|Guglielmo!... Guglielmo!...]]
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== Note ==
{{Note|2}}
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