Ircocervo: differenze tra le versioni

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[[File:ircocervo.jpg|right|thumb|250px230px|Ircocervo (Hircocervus belantis)]]
'''Ircocervo''' deriva dal [[latino]] hircocervus, parola composta da hircus ("capro") e cervus ("cervo"), viene anche chiamato '''tragelafo''', dal greco τράγοσ ("capro") e ἔλαϕος ("cervo"), o anche ''"A bbello de casa!"'' (ma solo dai suoi [[Truzzo romano|amici di Testaccio]]). Designa un animale mitologico per metà [[Vittorio Sgarbi|Sgarbi]] e per metà cervo, descritto come:
{{cit2|...di bassa statura, avente corna di cervo, mento irto per la lunga barba e spalle pelose.|Descrizione di un ircocervo<br /> (o di un manovale di [[Cosenza]] tradito dalla [[moglie]].)}}
Viene inoltre precisato che è:
{{cit2|...di impeto velocissimo nel primo correre, e facilità a stancarsi subito.|Ulteriori caratteristiche di un ircocervo<br /> (o di un [[tizio]] che soffre di [[eiaculazione precoce]] e difficoltà di [[erezione]].)}}
Col tempo l'utilizzo letterale del termine è stato abbandonato in favore di un uso metaforico, per riferirsi a cose assurde ed irreali. È chiaro che una capra non potrà mai figliare congiungendosi con un cervo e, nel caso dei [[centauri]], non potrà nemmeno accadere dall'unione di una donna e un [[cavallo]], però c'è anche [[Cicciolina|chi ha voluto verificare di persona]]<ref>anche [[Marina Lotar]] era molto scettica</ref>.<br /> Il termine è stato usato di recente in [[politica]], di fronte alla possibilità che [[partiti]] con posizioni storicamente opposte si unissero per {{s|<del>continuare a rub}}</del> governare. {{s|<del>Ovviamente questo non potrà mai accadere}}</del>.
 
== Tra mito e realtà ==
[[File:uomo in bicicletta con una capra.jpg|left|thumb|320px|Il furto di un presunto ircocervo, ripreso dalle telecamere di sorveglianza dello zoo di Mbuto nel [[Gibuti]].]]
Da tutte le parti del [[mondo]], ogni anno, giungono numerose testimonianze sull'esistenza dell'ircocervo, ma sappiamo bene che di [[Ballista|cazzari]] in giro ce ne sono diversi, anche al di fuori del [[parlamento]]. Il professor Hannu Jääskeläinen, titolare della cattedra di ''Fisiognomica delle renne'' all'[[Università]] [[Salvatore Schillaci|Totò Schillaci]] di [[Finlandia|Helsinki]], è invece possibilista:
{{cit2|Se crediamo ad un [[Spirito Santo|piccione]] che mette incinta una [[Madonna|vergine]], allora anche lui ci può stare.|Il professor Jääskeläinen poco prima di essere invitato dalla [[Santa Inquisizione]] a passare il weekend nelle segrete di Castel Sant'Angelo.}}
Alcuni documenti fotografici, come l'immagine a lato, sembrano dare ragione al finlandese (anche se oramai gli servirà a poco).
<br /><br />
 
== La questione filosofica ==
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Lo stesso Aristotele, negli ''Analitici Secondi (cum contornae)'' utilizza l'immagine per sostenere che è possibile sapere cosa si intende con l'espressione ircocervo ma non risalire all'essenza dell'ircocervo, ovvero sapere cosa realmente sia.
{{cit2|Un ircocervo è ciò che è, ha principio e mezzo e fine.|Aristò, vaffanculo.}}
Fu in seguito ripreso nel II secolo d.C. dall'autore greco [[Luciano di Samosata]] nel tentativo di dare una definizione del mimiambo di Eronda<ref>mi sta venendo il mal di testa</ref>, spiegando che era il termine adatto per sottolineare un [[ManualiNonbooks:Creare un ibrido|ibrido]] dalla così {{citnec|alta tessitura linguistica|e=...vabbè, ciao córe!}}.<br /> L'esempio aristotelico dell'ircocervo viene magnificato da [[Boezio]] nelle sue glosse al ''De Interpretatione'', dove lo squisito strato di zucchero alla vaniglia... {{Dimensione|70%|ah, non erano le glasse... scusate. [[Nonbooks:Perdere il filo del discorso|Ho perso il filo, un attimo che rileggo...]]}}<br /> Boezio sottolinea come la scelta di una parola provvista di significato, benché riferita a una cosa inesistente, permette di ragionare sull'inesistenza delle categorie di vero e falso, quando applicate alla parola nella sua assolutezza e non al suo essere priva di senso. Detto questo, anche Boezio s'è guadagnato un soggiorno con trattamento "all inclusive" in un hotel 5 stelle a [[Fanculo]].<br /> Per contro [[Guglielmo di Ockham]], nei suoi ''Scritti Filosofici'', utilizza l'immagine dell'ircocervo per simboleggiare la necessità di rivolgere le proprie attenzioni al concreto e non all'astratto, cercando di spiegare la realtà con semplicità e immediatezza.
[[File:Applausi.gif|center|thumb|320px|Guglielmo!... Guglielmo!...]]
 
== L'ircocervo oggi ==
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== Note ==
 
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*[[È tutto un magna-magna]]
 
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[[Categoria:Miti e leggende]]
[[Categoria:Creature leggendarie]]
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