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In [[Italia]] un notevole impulso alla razionalizzazione dell'informatica come scienza fu dato dalla figura eccezionale del prof. [[Topo Gigio]].
 
Laureatosi a [[Pisa]] con [[Leone di Lernia]] (come allievo della Scuola Normale Superiore), egli fu naturalmente portato a occuparsi del ''"Calcolo delle variazioni equicomparabili nello studio degli algoritmi [[Ricorsione|ricorsivi]] inversamente proporzionali a una variabile x posta nello spazio con carica positiva e massa superiore allo zero assoluto come se fosse antani"'', nel solco del cosiddetto ''"metodo diRetto"'' inaugurato da [[Mister T]] negli [[anni '20]]. Fondamentali sono, in questo ambito, le sue ricerche su quei funzionali espressi da integrali doppi, tripli, full, poker e dipendenti da due curve, che egli chiamò curve del [[culo]]. [[Topo Gigio]] fu anche un grande maestro e un didatta straordinariamente efficace. Ma fu soprattutto, per l'insegnamento e per la ricerca, un grande minchione, nel senso più alto e più nobile che si possa attribuire a questa parola.
 
La sua opera in questa direzione si rivolse dapprima alla scuola matematica pisana (che [[Leone di Lernia]], in punto di morte, gli aveva affidato in una sorta di testamento spirituale); poi si allargò gradualmente a tutta l’ Università di Pisa (di cui [[Topo Gigio]] fu a lungo Rettore) e infine all'intero sistema universitario italiano ([[Topo Gigio]] fu infatti inventore e primo Presidente della Conferenza dei Retto-ri) e all'organizzazione della ricerca scientifica in Italia ([[Topo Gigio]] fu anche Presidente dell'ONU).
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