Iliade: differenze tra le versioni

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==Prima Stagione==
Il [[sacerdote]] di [[Apollo]] Krise con sua sorella gemella Krise (noti come [[Kris & Kris|Krise & Krise]]) vanno da '''[[Agamennone]]''' per farsi ridare indietro la figlia Criseide, che il potente capo [[achei|acheo]] aveva deliberatamente rapito e messa a mezzo servizio presso di lui, per lavare le sue camicie sporche di sangue e i suoi stivali imbrattati di sterco di cavallo, compito tra l’altro ingrato perché il sangue non si toglie nemmeno col [[Dixan]].
[[File:Star Wars- titoli di testa.jpg|left|thumb|260px|I titoli di testa della saga.]]
 
Il capo acheo, che aveva assoluto bisogno di una colf che gli lavasse i pedalini e gli facesse qualche preliminare prima di prendere sonno, era assolutamente felice con Criseide, che tra l’altro era una straniera neanche regolarizzata e senza permesso di soggiorno, ma le maglie della giustizia erano piuttosto tenere allora, specialmente se eri un Re.
 
Krise & Krise, incazzatissimi, andarono a fare la spia ad Apelle, figlio di Apollo, che tanto per cambiare cazzeggiava con una palla di pelle di pollo e che comunicò al dio del [[Sole]] quanto stava accadendo, e cioè che Criseide era tenuta praticamente in ostaggio e che Agamennone era uno [[stronzo]] arrogante.
Apollo inutile dirlo si incazzò moltissimo, così cominciò a perseguitare il campo acheo con quella che Omero chiama “nera pestilenza”, in realtà una pioggia di sacchetti della spazzatura che si abbattèabbatté sul povero accampamento acheo, che sembrava il Vomero dei tempi peggiori.
 
 
[[File:Locandina Rambo1.jpg|thumb|250px|Achille, affresco ritrovato a [[Pompei]], VII sec. d.C.]]
Oltre ad Agamennone nella prima stagione compare la figura di '''Achille'''.
 
Achille era il protagonista della soap, la star, il ''masto'', il capo, il numero uno, il più forte, il più virile, il più figo, il più dotato degli achei. Il più e basta. Non c’era competizione, dal sollevamento pesi al torneo di [[briscola]], che non venisse vinta da Achille. Se Achille si guardava allo specchio la sua immagine riflessa fuggiva via perché si cagava addosso. Se è vero che dietro ad ogni [[uomo]] di successo c'è una [[donna]], dietro ad ogni uomo morto c'era Achille. Achille non portava l'orologio: decideva lui che ora era. Quando Achille faceva le flessioni, non alzava se stesso, abbassava la [[Terra]]. Achille riusciva a prendere al volo una freccia lanciata da un arco. Dopo averla tirata lui stesso.<br /> Insomma Achille non portava mai due volte lo stesso paio di mutande perché aveva i coglioni che gli fumavano. Pochi sanno che prima di tutti i supereroi, prima dell’incredibile [[Hulk]], di [[Steven Seagal]] e addirittura di [[Ratman]], c’era Achille.
 
Achille tuttavia, a dispetto di tutto 'sto popò di qualità, era solo come un [[paguro]]: gli achei infatti erano arcistufi di gareggiare con lui perché era [[tempo perso]], così spesso il campione acheo si trovava a vincere ai tornei di [[solitario]] contro sé stesso.
 
Tuttavia in seguito alla pioggia di monnezza-meteore, anche quell’asociale di Achille venne convocato e assieme ad Agamennone, [[Guido Bertolaso]] e [[Gianni De Gennaro]] interpellainterpellò '''Calcante''', il [[vate]] scorreggiante, il quale tra un’aria e l’altra spiega che il motivo è stata l’ira di Apollo.
 
Alla fine l'Atride acconsente per [[logica]] a lasciar andare Criseide, ma per non restare senza una cameriera con la sua solita personalissima democrazia decide di prendere quella di Achille, Briseide.
 
''“Ma tu c’hai le pigne nel cervello!”'' - risponde Achille irato e sfodera il suo [[coltellino svizzero]] per lanciarlo contro Agamennone, ma Atena si presenta a lui travestita da boccale di [[birra]], lo fa ragionare dicendogli che era inutile sfogarsi ora quando ben presto avrebbe avuto l’occasione per sputtanare Agamennone, magari con delle foto compromettenti prese dal Web. La profezia fa gongolare Achille che, rinfoderata la spada, rassicura Agamennone dicendo che per ora non gli avrebbe sputato in un occhio, ma che lo [[sputo]] era solo rimandato a quando avrebbe avuto più saliva in bocca. Agamennone intanto dà ordine di riportare Criseide dal padre e di andare a prendere Briseide dalla tenda di Achille, ed incarica di far questo il più [[paraculo]] dei suoi guerrieri, ovvero '''[[Ulisse]]'''.
[[File:Ettore e Andromaca2.jpg|thumb|280px|Ettore, che tra moglie, figlio e serva ha i coglioni letterlamenteletteralmente frantumati, non vede l'ora di andare in guerra.]]
 
Ulisse ci è stato da sempre tramandato come l’eroe pensante, scaltro, quello che ragiona, come se il resto degli Achei fossero tutti una manica di [[Testa di cazzo|teste di cazzo]]. Ulisse aveva studiato, elementari, medie e poi il diploma di [[geometra]]. Ulisse era l’unico in tutta l’Acaial’[[Acaia]] che sapeva fare le divisioni a due cifre. Ulisse sapeva parlare bene, per questo Agamennone gli faceva sempre scrivere i bigliettini d’augurid’[[auguri]]. Certo Achille rimaneva sempre il più forte, ma sapeva contare solo fino a dodici:
 
{{cit2|Achille, quanti ne sono?|Soldato acheo}}
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{{cit2|Dodici!|Achille avvista l'esercito troiano}}
 
Intanto Teti, la madre di Achille, è felice per il divorzio tra il figlio e Briseide giacché mal sopportava di sapere suo figlio sistemato con l’ucrainal’[[ucraina]] di turno,: lei avrebbe tanto voluto fargli sposare la figlia dell’avvocato, quella dell’interno 5. Ma visto che il figlio piangeva la mattina, piangeva il pomeriggio, piangeva la sera pensò: “''qui ci becchiamo tutti i reumatismi!''” Ed andò a conferire con [[Zeus|Zius]], lo zio di tutti gli dei, l’equivalente del nostro [[Dio]] cristiano, solo molto più incazzoso e interventista del nostro. Ironia della sorte anche Zius aveva sulle palle a morte Agamennone perché quando era [[ispettore]] alla [[motorizzazione]] bocciò suo figlio [[Eracle]], che dovette farsi tutte le dodici fatiche viaggiando in [[autostop]]. Con tutti i nemici che aveva, Agamennone è un [[miracolo]] che non sia schiattato di [[acne]] fulminante a 6 anni. La prima serie dell'Iliade si conclude con un gigantesco banchetto sull’[[Monte Olimpo|Olimpo]] in cui Zius, ubriaco e in crisi d’astinenza d’ambrosia, invia [[Mercurio]] (dio dei termometri) a prenderne una bella scorta al banco Ambrosiano.
 
==Seconda stagione==