Iliade: differenze tra le versioni

m
mNessun oggetto della modifica
Riga 31:
Alla fine l'Atride acconsente per logica a lasciar andare Criseide, ma per non restare senza una cameriera con la sua solita personalissima democrazia decide di prendere quella di Achille, Briseide.
 
''“Ma tu c’hai le pigne nel cervello!”'' - risponde Achille irato e sfodera il suo [[coltellino svizzero]] per lanciarlo contro Agamennone, ma Atena si presenta a lui travestita da boccale di [[birra]], lo fa ragionare dicendogli che era inutile sfogarsi ora quando ben presto avrebbe avuto l’occasione per sputtanare Agamennone magari con delle foto compromettenti prese dal Web. La profezia fa gongolare Achille che, rinfoderata la spada, rassicura Agamennone dicendo che per ora non gli avrebbe sputato in un occhio ma che lo [[sputo]] era solo rimandato a quando avrebbe avuto più saliva in bocca. Agamennone intanto dà ordine di riportare Criseide dal padre e di andare a prendere Briseide dalla tenda di Achille, ed incarica di far questo il più paraculo dei suoi guerrieri, ovvero '''[[Ulisse]]'''.
[[File:Ettore e Andromaca2.jpg|thumb|280px|Ettore, che tra moglie, figlio e serva ha i coglioni letterlamente frantumati, non vede l'ora di andare in guerra.]]
 
Ulisse ci è stato da sempre tramandato come l’eroe pensante, scaltro, quello che ragiona, come se il resto degli Achei fossero tutti una manica di [[Testa di cazzo|teste di [[cazzo]]. Ulisse aveva studiato, elementari, medie e poi il diploma di geometra. Ulisse era l’unico in tutta l’Acaia che sapeva fare le divisioni a due cifre. Ulisse sapeva parlare bene, per questo Agamennone gli faceva sempre scrivere i bigliettini d’auguri. Certo Achille rimaneva sempre il più forte, ma sapeva contare solo fino a dodici:
 
{{Cit2|{{dialogo2|Soldato acheo|Achille, quanti ne sono?||}}
Riga 40:
{{dialogo2|Achille|Dodici!||}}|Achille avvista l'esercito troiano}}
 
Intanto Teti, la madre di Achille, è felice per il divorzio tra il figlio e Briseide giacchègiacché mal sopportava di sapere suo figlio sistemato con l’ucraina di turno, lei avrebbe tanto voluto fargli sposare la figlia dell’avvocato, quella dell’interno 5. Ma visto che il figlio piangeva la mattina, piangeva il pomeriggio, piangeva la sera pensò: ''qui ci becchiamo tutti i reumatismi!'' Ed andò a conferire con [[Zeus|Zius]], lo zio di tutti gli dei, l’equivalente del nostro [[Dio]] cristiano, solo molto più incazzoso e interventista del nostro. Ironia della sorte anche Zius aveva sulle palle a morte Agamennone perché quando era ispettore alla motorizzazione bocciò suo figlio [[ErcoleEracle]], che dovette farsi tutte le dodici fatiche viaggiando in autostop. Con tutti i nemici che aveva Agamennone è un miracolo che non sia schiattato di acne fulminante a 6 anni. La prima serie si conclude con un gigantesco banchetto su nell’sull’[[Monte Olimpo|Olimpo]] in cui Zius, ubriaco e in crisi d’astinenza d’ambrosia invia Mercurio (dio dei termometri) a prenderne una bella scorta al banco Ambrosiano.
 
==Seconda Stagione==
0

contributi