Utente anonimo
→Prima Stagione
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Il capo acheo, che aveva assoluto bisogno di una colf che gli lavasse i pedalini e gli facesse qualche preliminare prima di prendere sonno, era assolutamente felice con Criseide, che tra l’altro era una straniera neanche regolarizzata e senza permesso di soggiorno, ma le maglie della giustizia erano piuttosto tenere allora, specialmente se eri un Re.
Krise & Krise, incazzatissimi, andarono a fare la spia ad Apelle, figlio di Apollo, che tanto per cambiare cazzeggiava con una palla di pelle di pollo e che comunicò al dio del [[Sole]], alla [[Guardia di Finanza ]] ed alle [[Iene]] quanto stava accadendo, e cioè che Criseide era tenuta praticamente in ostaggio senza contratto regolare come [[Badante]] e senza contributi e che Agamennone era uno [[stronzo]] arrogante.
Apollo inutile dirlo si incazzò moltissimo, così cominciò a perseguitare il campo acheo con quella che Omero chiama “nera pestilenza”, in realtà una pioggia di sacchetti della spazzatura che si abbatté sul povero accampamento acheo, che sembrava il Vomero dei tempi peggiori.
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Oltre ad Agamennone nella prima stagione compare la figura di '''Achille'''.
Achille era il protagonista della soap, la star, il ''masto'', il capo, il numero uno, il più forte, il più virile, il più figo, il più dotato degli achei. Il più e basta. Non c’era competizione, dal sollevamento pesi al torneo di [[briscola]]
Achille tuttavia, a dispetto di tutto 'sto popò di qualità, era solo come un [[paguro]]: gli achei infatti erano arcistufi di gareggiare con lui perché era [[tempo perso]], così spesso il campione acheo si trovava a vincere ai tornei di [[solitario]] contro sé stesso.
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Alla fine l'Atride acconsente per [[logica]] a lasciar andare Criseide, ma per non restare senza una cameriera con la sua solita personalissima democrazia decide di prendere quella di Achille, Briseide.
''“Ma tu c’hai le pigne nel cervello!”'' - risponde Achille irato e sfodera il suo [[coltellino svizzero]] per lanciarlo contro Agamennone, ma Atena si presenta a lui travestita da boccale di [[birra]], lo fa ragionare dicendogli che era inutile sfogarsi ora quando ben presto avrebbe avuto l’occasione per sputtanare Agamennone, magari con delle foto compromettenti prese
[[File:Ettore e Andromaca2.jpg|thumb|280px|Ettore, che tra moglie, figlio e serva ha i coglioni letteralmente frantumati, non vede l'ora di andare in guerra.]]
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