I promessi sposi: differenze tra le versioni

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=== Personaggi principali ===
*'''[[Renzo Tramaglino|Renzo Tramezzino]] (o Topolino)''': detto anche il Fermo, non si sa perché; è lo pseudonimo di [[Olindo Romano]]. Renzo non ha famiglia ma è nato da solo sotto un cavolo. Ama follemente Lucia sperando che prima o poi gliela dia (ma non gliela dà). Durante la storia, Renzo cerca disperatamente di picchiare qualcuno, ma questo purtroppo non accade perché in realtà non riesce a far male a nessuno tranne che a sé stesso, quando si fa le seghe pensando a Lucia.
*'''Lucia [[Nutella]]''' (o [[Rosa Bazzi]]): Lucia è il personaggio più scherzoso e simpatico della storia; sempre intenta a far finta di pregare e a simulare inesistenti mal di testa, in realtà il suo hobby preferito è quello di negare le proprie grazie al povero Renzo, divertendosi a immaginare il ragazzo che si uccide a forza di seghe per lei. Quando lui non ne può più e minaccia di strangolarla, giunge a sostenere di aver fatto un inesistente voto di castità pur di continuare il perfido gioco. Si pensa che abbia una storia clandestina con fra Cristoforo, ma questo <{{s>|lo sanno tutti</s>}} [[a nessuno importa|nessuno lo sa]].
*'''Agnese''': Agnese è la madre di Lucia; si reputa una donna di mondo anche se in tutta la sua vita ha visitato sì e no due paesi. Odia a morte fra Cristoforo e per questo cerca sempre di fare il contrario di quello che dice lui. È la causa dei seri problemi di socializzazione della figlia (provateci voi a stare per 13 anni chiuse in casa a fare l'uncinetto!).
*'''[[Bernardo Provenzano|Don Rodrigo Provenzano]]''': Don Rodrigo è il cattivo della storia; prova una certa [[pedofilia|ossessione patologica]] per Lucia e vuole averla a tutti i costi. Ha noti problemi in ambito sessuale (è impotente).
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[[File:Suora sexy.jpeg|left|thumb|100px|La Monaca Di Manza.]]
La mattina del 7 novembre 1628, in un paesino che chiameremo "Paesino dei Promessi Sposi", Don Abbondio, un giovane prete noto per il suo coraggio, passeggiando sulle rive del lago di Giulianello di Cori incontra due loschi figuri, i ''Bravi'', meglio noti come il Gatto e la Volpe o i Fichi d'India. Questi lo ammoniscono di non celebrare il [[matrimonio]] tra Renzo, lustra-scarpini sinistri del Como Calcio, e Lucia, una suora mancata che non la dà a nessuno, perché al loro capo Don Rodrigo gli si rizza solo con Lucia.
Don Abbondio, dopo aver chiesto consiglio alla sua cameriera dal nome perpetuo, decide di non celebrare il matrimonio e si rifugia nella sua casa per <{{s>|paura</s>}} trovare una soluzione alla faccenda. Intanto Renzo viene a sapere del fattaccio e lo va a dire ad Agnese e Lucia; Agnese, che è una donna di mondo, gli dice di andare dal Dottor Acchiappalamazza, noto [[avvocato|avvocato delle cause perse]], per trovare un rimedio. Renzo, quindi, prima di andare dal dottore Comesichiama, pensa bene di travestirsi da Bravo per fargli una burla, dimostrando il suo umorismo [[quei niubbi che la sera devastano Nonciclopedia|degno di lode]]. Il dottor Comesichiama lo caccia subito via senza neanche fargli dire "sei su [[Scherzi a Parte]]!". Siccome il Piano A è andato male, Agnese (che è sempre una donna di mondo, non ve lo scordate) decide di far uccidere Don Rodrigo, con l'immediato consenso di Renzo; ma Lucia invece pensa bene di chiamare Padre Cristoforo, che sicuramente può trovare una soluzione (in fondo è Dio no?).Il frate allora va a parlare con Don Rodrigo, grande idea voi penserete ma in realtà no.Sapendo che il Piano B è fallito Agnese escogita il Piano C ovvero, un matrimonio segreto!Purtroppo anche il Piano C va male perché Lucia ci mette 27 minuti netti per dire "lo voglio".Fra Cristoforo ormai privo di idee si rintana in convento e manda Lucia dalla sua amica Monaca Di Monza (Monaca di nome e Di Monza di cognome), e invece Renzo lo manda a [[fanculo]]. La Monaca Di Monza (che chiameremo Gina perché [[l'autore di questo articolo]] ha deciso così), antica amante di Don Rodrigo, se ne infischia di Padre Cristoforo e vende Lucia e Agnese (la solita donnna di mondo di prima) a [[Nessuno]], perché L'Innominato <{{s>|era in vacanza</s>}} non esiste. Intanto Renzo è andato a Milano durante la carestia e, senza pensare che era già incasinato fino al collo, guida un gruppo di milanesi alla sommossa contro il governo e le tasse. Viene arrestato, ma al sindaco di Milano viene un attacco di generosità e lo libera (perché se no il romanzo non finirebbe).
Lucia e Agnese sono rinchiuse nel castello di [[Nessuno]], e la giuovine donzella impaurita fa un voto di castità alla Madonna per aiutarla a scappare da [[Nessuno]] (come se prima la desse a qualcuno) e, non si sa perché, viene subito liberata insieme alla madre. Contemporaneamente, Renzo si è rifatto una vita a Bergamo col cugino ma, dopo che fra Cristoforo gli ordina di tornare in paese e sposare Lucia, prende le valigie e corre da lei.
Dopo questo capitolo l'autore fa vedere che sono passati 23 anni e in tutta Italia e scoppiata la [[peste]] e, per farci passare il tempo, ci narra la storia di una famiglia che muore (ma [[a nessuno importa]]). Don Rodrigo è morto da 6 anni, ma questo gli sposi non lo sanno ancora; ah, già... Renzo e Lucia stranamente si sono salvati tutti e due da questa famigerata malattia (strano, no?). Anche fra Cristoforo, che ha 97 anni, si è salvato dalla malattia e scioglie il voto di castità di Lucia (che invece manterrà per sempre a discapito di Renzo). Finalmente i due amati si possono sposare, e vissero tutti felici e contenti.
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