I promessi sposi: differenze tra le versioni

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*'''''[[Tonio Cartonio]] Gervaso [[Germano Mosconi|Mosconi]]''''':Sono due fratelli che vengono usati come testimoni nel matrimonoio segreto (ovviamente non riuscito).Tonio è un poveraccio che viveva in una casa di bambini affamati che lo scrutano come [[Avvoltoio|avvoltoi]], Gervaso invece è un ritardato mentale e di lui si sa ben poco;
*'''''Conte [[Attila]]''''': è il cugino di Don Rodrigo, in realtà il vero cattivo della storia è lui perchè è stato il primo a fare apprezzamenti''inadeguati'' sulla povera Lucia, ma invece ne esce pulito dalla storia, ma questo [[a nessuno importa]];
*'''''ILIl Gricio''''':Il capo dei bravi.Non è molto intelligente e questo lo si capisce quando cerca insieme ai suoi ''bravi'' di rapire Lucia ma scatenano l'ira mdi tutto il paese.Poverino.;
*'''''(Sant') Ambrogio''''':Il sagrestano di Don Abbondio, il poverino durante il matrimonio segreto è costretto a scappare in mutande con i panataloni sotto al braccio per suonare la campana.Si, in effetti fa solo questo nel romanzo;
*'''''Cecilia e la madre''''':La prima è una povera [[bambino morto|bambina morta]] di peste che dev'essere portata al Lazzaretto, ma la madre pretende che venga vestita per bene e gli dice (alla morta) che presto si riincontreranno nell'aldilà, eh gia, era una grande ottimista.
 
==Luoghi==
 
I luoghi dove è ambientato il romanzo, anch'essi spesso domandati durante l'interrogazione:
 
*'''Paesino dei Promessi Sposi''':Un paese senza nome, di [[Settordici]] abitanti, si pensa che sia posto vicino Lecco (le mutande di mia nonna), ma [[nessuno]] lo sa con chiarezza;
*'''Pescarenico''':Una città là vicino composta solo dal convento di fra Cristoforo e da una farmacia;
*'''Convento della Monaca di Monza''':Si presume che si trovi a Monza, è abitato apparentemente da suore, ma in realtà è uno dei nght cub più famosi di Monza;
*'''I castelli dell'Innominato e di Don Rodrigo''':Come dice il nome, sono castelli.L'Innominato si vanta perchè dice di avere il castello più fico (e in effetti è così);
*'''Milano''':Renzo va a passare un po' di tempo a Milano, dove si è in piena carestia e la gente distrugge i fornai per una rosetta, un po' come oggi no?;
*'''Lazzaretto''':L'[[ospedale]] dei malati di peste, qui stranamente Renzo ritrova Lucia che naturalmente era guarita e poteva stare là dentro perchè la Peste è un po' come la varicella, una volta che l'hai avuta non ti torna più.
 
==Trama==
{{Trama}}
[[Immagine:Lesbia2.JPG|left|thumb|100px|La Monaca Di Monza.]]
La mattina del 7 novembre 1628, in un paesino che chiameremo "Paesino dei Promessi Sposi", Don Abbondio, un giovane prete noto per il suo coraggio, passeggiando sulle rive del lago di Giulianello di Cori incontra due loschi figuri, i ''Bravi'', meglio noti come il Gatto e la Volpe o i Fichi d'India. Questi lo ammoniscono di non celebrare il [[matrimonio]] tra Renzo, lustra-scarpini sinistri del Como Calcio, e Lucia, una suora mancata che non la dà a nessuno, perché al loro capo Don Rodrigo gli si rizza solo con Lucia.
Don Abbondio, dopo aver chiesto consiglio alla sua cameriera dal nome perpetuo, decide di non celebrare il matrimonio e si rifugia nella sua casa per <s>paura</s> trovare una soluzione alla faccenda. Intanto Renzo viene a sapere del fattaccio e lo va a dire ad Agnese e Lucia; Agnese, che è una donna di mondo, gli dice di andare dal Dottor Acchiappalamazza, noto [[avvocato|avvocato delle cause perse]], per trovare un rimedio. Renzo, quindi, prima di andare dal dottore Comesichiama, pensa bene di travestirsi da Bravo per fargli una burla, dimostrando il suo umorismo [[quei niubbi che la sera devastano Nonciclopedia|degno di lode]]. Il dottor Comesichiama lo caccia subito via senza neanche fargli dire "sei su Scherzi a Parte!". Siccome il Piano A è andato male, Agnese (che è sempre una donna di mondo, non ve lo scordate) decide di far uccidere Don Rodrigo, con l'immediato consenso di Renzo; ma Lucia invece pensa bene di chiamare Padre Cristoforo, che sicuramente può trovare una soluzione (in fondo è Dio no?).Il frate allora va a parlare con Don Rodrigo, grande idea voi penserete ma in realtà no.Sapendo che il Piano B è fallito Agnese escogita il Piano C ovvero, un matrimonio segreto!Purtroppo anche il Piano C va male perchè Lucia ci mette 27 minuti netti per dire "lo voglio".Fra Cristoforo ormai privo di idee si rintana in convento e manda Lucia dalla sua amica Monaca Di Monza (Monaca di nome e Di Monza di cognome), e invece Renzo lo manda a [[fanculo]]. La Monaca Di Monza (che chiameremo Gina perché [[l'autore di questa pagina]] ha deciso così), antica amante di Don Rodrigo, se ne infischia di Padre Cristoforo e vende Lucia e Agnese (la solita donnna di mondo di prima) a [[Nessuno]], perché L'Innominato <s>era in vacanza</s> non esiste. Intanto Renzo è andato a Milano durante la carestia e, senza pensare che era già incasinato fino al collo, guida un gruppo di milanesi alla sommossa contro il governo e le tasse. Viene arrestato, ma al sindaco di Milano viene un attacco di generosità e lo libera (perché se no il romanzo non finirebbe).
Lucia e Agnese sono rinchiuse nel castello di [[Nessuno]], e la giuovine donzella impaurita fa un voto di castità alla Madonna per aiutarla a scappare da [[Nessuno]] (come se prima la desse a qualcuno) e, non si sa perché, viene subito liberata insieme alla madre. Contemporaneamente, Renzo si è rifatto una vita a Bergamo col cugino ma, dopo che fra Cristoforo gli ordina di tornare in paese e sposare Lucia, prende le valigie e corre da lei.
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