Harry Truman: differenze tra le versioni

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Nell'[[ottembre]] del [[1945]], un coreano [[comunista]] di nome [[Ho Chi Minh]] (Ho Chi Minchia), decise di trasformare la [[Corea]] da colonia francese a [[Democrazia]] indipendente basata sul modello [[URSS|sovietico]]; i [[francesi]] però non erano d'accordo su questa faccenda e inviarono alcuni squadroni della morte a casa di [[Ho Chi Minh]] per cercare di convincerlo a desistere. Il leader coreano non si fece intimidire dalle minacce di quei "mangia rospi", come li definiva gentilmente; così chiese aiuto a Truman per mandare via quei maleducati che gli stavano calpestando le aiuole, inviandogli ben 8 missive. Il presidente americano fece finta di niente, dichiarando che il [[postino]] non gli aveva recapitato nessuna lettera di aiuto; [[Ho Chi Minh]] allora tenne un discorso in [[mondovisione]] in cui chiedeva di nuovo l'aiuto di Truman citando la ''"Carta Atlantica"'', la ''"Carta delle Nazioni Unite"'' e un ''"discorso di politica estera dello stesso Truman"'' in cui sosteneva il diritto di qualunque Nazione a poter decidere la propria indipendenza rispetto alle nazioni straniere.
[[File:Harry Truman-7-.jpg|left|thumb|200px|Un volantino elettorale pro Truman.]]
Resosi conto della potenziale [[figura di merda]] che rischiava Truman, il segretario di stato [[George Marshall|Marshall]] intervenne con un comunicato in cui sosteneva che: ''"gli Stati Uniti non sono interessati a vedere soppiantate amministrazioni dell'impero coloniale, da organizzazioni politiche e filosofiche, provenienti o controllate dal [[Cremlino]]. Perciò attaccatevi e tenetevi i Francesi"''. Ma nonostante questo il Presidente fece comunque una gran figuraccia, tanto brutta che a momenti rischiava di non essere rieletto alle elezioni del [[1948]], ma come si sa, certi calici amari ti tocca berli due volte.
{{quote|"gli Stati Uniti non sono interessati a vedere soppiantate amministrazioni dell'impero coloniale, da organizzazioni politiche e filosofiche, provenienti o controllate dal [[Cremlino]]. Perciò se volete l'indipendenza o diventate filo-americani, oppure vi attaccate e vi tenete i Francesi".}}
 
Ma nonostante questo il Presidente fece comunque una gran figuraccia, tanto brutta che a momenti rischiava di non essere rieletto alle elezioni del [[1948]], ma come si sa, certi calici amari ti tocca berli due volte.
 
Quando poi [[Ho Chi Minh]] conquistò la [[Corea del Nord]] e decise di fare l'en plein conquistando anche la [[Corea del Sud]], Truman fu obbligato a intervenire. Inizialmente voleva risolvere la cosa come con il [[Giappone]], ma il Consiglio di Sicurezza dell'[[ONU]] e il suo [[analista]] si opposero fermamente; perciò dovette inviare l'esercito in difesa del Sud. La guerra fu molto dura ed alla fine si arrivò ad una situazione di stallo attorno alle posizioni prebelliche, in pratica i due leader si accordarono per tornarsene ognuno a casa sua facendo finta che non fosse successo niente. Ma il generale [[Douglas MacArthur]] non la pensava come il Presidente, così decise di dichiarare guerra alla [[Cina]] come rappresaglia, ma per fortuna Truman ebbe uno scatto di intelligenza e fece ingabbiare MacArthur a [[Guantanamo]], inviando una scatola di cioccolatini a [[Mao Ze Tung]] e una lettera in cui spiegava che c'era stato un [[malinteso]].
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