→Storia
DEZ (rosica | curriculum) (Creata pagina con 'thumb|200px|Da esperto arciere qual è si accerta di non mancare il bersaglio. {{Cit2|Fermo piccolo bastardo.|Guglielmo rivolgendosi al figlio al mome…') |
(→Storia) |
||
Riga 5:
== Storia ==
Guglielmino (''faccia di merda'' per gli amici) (nato [[1250]] – giustamente morto [[1249]]) era un bracconiere originario del paesino svizzero di [[Eh?|Noïglergandh]] nelle montagne del [[Canton Ticino]] e portava a casa quel poco che bastava per sfamare
La vita di Guglielmo non era delle migliori contando che le tasse aumentavano di anno in anno e i [[turisti]] italiani da rapinare erano sempre meno a causa della [[crisi economica|crisi economica medioevale]].
Una sera che era particolarmente nervoso per aver trovato la moglie a complimentarsi col macellaio per la lunghezza del suo
Quella spugna di Guglielmo riuscì in una notte a dare fondo alle cantine di tre diverse osterie. Una volta consumata la notte di baldoria decise alle cinque di mattina di tornare a casa causando, alla guida del suo cavallo, un incidente mortale che coinvolse il nipote del cugino dello zio del signorotto del luogo (che poi era anche il macellaio amante di sua moglie).
La mattina svegliandosi a casa con il mal di testa tipico del dopo [[sbornia]] e credendo di essere alla sagra del [[carciofo]] di [[Berna]], si ritrovò in camera da letto gli sbirri elvetici pronti ad arrestarlo per guida in stato di ebbrezza, omicidio a sfondo passionale
▲La mattina svegliandosi con il mal di testa tipico del dopo sbornia e credendo di essere alla sagra del carciofo di [[Berna]] si ritrovò in camera da letto gli sbirri elvetici pronti ad arrestarlo per guida in stato di ebbrezza, omicidio a sfondo passionale, violenza domestica e aggressione verso minore.
Le autorità che non avevano la minima idea di che razza di vita schifosa conducesse al momento Guglielmo decisero di sbatterlo in cella in attesa che un qualche [[giudice]] tornasse dalle vacanze estive per processarlo.
Passati i tre mesi in cui venne completamente dimenticato nelle segrete del palazzo della città venne condotto dinnanzi al giudice per decidere di cosa farne della sua vita.
Viste le pesanti accuse a suo carico la sentenza non poteva che essere la [[pena di morte]] per martellamento ai coglioni, ma il signore del luogo dall’alto della sua clemenza decise che Guglielmo avrebbe avuto salva la vita se avesse superato la seguente prova: avrebbe dovuto centrare in pieno con una freccia una forma di [[formaggio]] svizzero non stagionato, dal tipico odore di [[cesso]]
Il signorotto che non era poi così tanto clemente
Se il padre avesse sbadatamente frecciato il figlio al posto della mela sarebbe stato ucciso a sua volta, se avesse spaccato a metà la mela salvando anche il bruco che vi viveva al suo interno avrebbe avuto salva la vita e sarebbe tornato sano e salvo a casa e spedito in Italia clandestinamente.
La mattina della prova tutto il paese e
Nessuno si aspettava però che il signor Tell fosse in effetti uno dei migliori arcieri in circolazione nonostante la sua vita di merda e l’aria da [[sfigato]] che esibiva in pubblico. Non solo riuscì a centrare la mela e non uccidere il bruco (e il figlio), ma aggiunse anche una piccola clausola al patto: il signore poteva prendere la vita di sua moglie in cambio di un trasferimento in Italia.
[[File:Guglielmo Tell uccide il figlio.jpg|thumb|300px|right|Centro porca puttana!]]
Accettata l’offerta e morta la moglie in carcere per “cause naturali”, Guglielmo si trasferì insieme al figlio Gualtierino, che non ne voleva sapere di dimagrire, nel centro [[Sardegna]] dove aprì la prima struttura ricettiva della storia che chiamò simpaticamente “Gugliel-Motel”.
Proprio a causa della sua ironia strafottente
== Morale ==
|