Governo tecnico: differenze tra le versioni

L'avevo dimenticato
m (Rollback - Annullate le modifiche di 79.54.81.114 (discussione), riportata alla versione precedente di Big Jack)
(L'avevo dimenticato)
Riga 27:
{{Cit2|La crisi è superata! Un nuovo miracolo italiano si affaccia sul nostro orizzonte... I ristoranti sono pieni tutte le sere!|Un [[Presidente del consiglio]] incautamente sborone.}}
 
Il popolo [[italiano]], in tutta la sua italianità, si preoccupa sempre dei bisogni immediati, senza mai eccellere in un campo minato come la [[programmazione]] delle attività di medio e lungo termine. Dai tempi degli atavici ''[[pane|panem]] et [[circo|circenses]]'' il popolo ha sempre lasciato campo libero ad un [[capo]], riconosciuto democraticamente o meno<ref>Dettagli...</ref>, che è sempre stato libero di fare un po' tutto quel che voleva, a patto di elargire al popolo, appunto, il pane (magari con due fette di salame) e i circensi. Per quanto semplicistico e deresponsabilizzante, questo atteggiamento ha fatto la fortuna della politica italiana, che, dai tempi degli antichi romani, è giunta fino ai giorni nostri con identiche modalità. Ha poco senso parlare di [[Risorgimento]], [[Fascismo]], [[Democrazia Cristiana]], [[Centro Sinistra]] eccetera: chiunque abbia governato l'Italia, nel corso dei secoli, l'ha fatto sempre allo stesso modo, differendo dagli altri solo per qualche [[slogan]] o per il colore dell'uniforme. Tutti, comunque, ad un certo punto hanno dovuto lasciare il passo ad un governo tecnico, a causa dell'allegra gestione degli affari statali, a dimostrazione della fondatezza di questa tesi, se mai ce ne fosse stato bisogno.
 
L'avvento di un governo tecnico ha provocato in ogni epoca scene dapprima di entusiasmo, trepidazione, attesa, che di lì a poco avrebbero lasciato il posto ad angoscia, terrore, sofferenza, ma soprattutto un insopportabile bruciore anale. [[Effetto collaterale]], lo chiamano. Le buone abitudini di una volta, come l'[[evasione fiscale]], gli sprechi di denaro pubblico, le malversazioni, subiscono una repentina battuta d'arresto. Bisogna recuperare quanto è stato bruciato, subito, se si vuole evitare che paesi come il [[Burundi]] o [[Nauru]] ci caghino in faccia per il resto della nostra vita. Quando arriva la consapevolezza di aver dissipato i risparmi della [[nonna]] ''cum meretricibus'' e di avere orde di creditori alle calcagna, arriva anche il momento in cui un rispettabile governo tecnico esplichi tutto il suo potenziale distruttivo. Le condizioni di vita cambiano radicalmente nel giro di qualche settimana: chi era già ricco diventa ricchissimo e sparisce nel nulla, chi era un buon [[borghese]] si suicida o si prostituisce, chi arrivava giusto a fine mese ci riesce ancora però si nutre di imballaggi in plastica, chi era già povero in canna si lamenta dell'aumentata concorrenza nell'[[accattonaggio]] o nel rovistare in [[discarica]], ma in fin dei conti la sua vita non è cambiata granché.
473

contributi