Glas Goggomobil: differenze tra le versioni

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La denominazione distintiva della Goggomobil in versione berlina era costituita da una T seguita dalla sua cilindrata approssimata per eccesso, secondo l'usanza appresa in tempi remoti dalla [[casta]] dei [[salumiere|salumieri]]. Pertanto la versione da 293 cm³, per esempio, era denominata Goggomobil T300. I [[complottisti]] hanno ricamato parecchio su tale bizzarra denominazione, ottenendo come risultato una quantità industriale di centrini da tavola che poi hanno dovuto svendere nelle sagre paesane.
 
La carrozzeria era realizzata con [[cartongesso]] compresso, avvolto con pellicola Domopak® e rivestito di fogli di [[alluminio]]. Questa lega, essiccata all'aria, diventava rigida e callosa come un [[cazu de crabittu]]. Lo schema architettonico era quello sempre valido in ogni [[epoca]], ossia il classico "[[Ce l'hai nel culo|tutto dietro]]", con motore e trazione posteriore. Inizialmente il motore era un bicilindrico due tempi a pedali, con cilindrata di 250 cm³ che in seguito venne portata prima a 293 e poi a 395 cm³. Con questo motore la vettura disponeva di 20 hp (15 kW) di potenza e non pagava un [[cazzo]] di bollo. La vettura era inoltre dotata di un cambio a 4 marce, a richiesta con preselezione elettromagnetica, la cui utilità era ignota agli stessi costruttori, e di una frizione manuale, nel senso che non esisteva un pedale apposito, ma si agiva con una mano su una maniglia di forma e dimensioni falliche. [[File:Goggomobil furgonetta.png|right|thumb|400px|...e la sua realizzazione pratica.]]La velocità {{s|era}} non c'era: con la Goggomobil non si doveva avere fretta. Anzi, chi aveva premura era meglio che se la facesse a piedi. A partire dal [[1957]] fu introdotta anche la versione [[coupé]], più sportiveggiante nella linea, ma con la stessa identica meccanica della berlina. Anche la versione coupé aveva una sua sigla distintiva, analoga a quella della berlina, ma che iniziava con TS anziché con T. In questo modo si venne incontro alle esigenze dei giovani [[truzzi]] che erano numerosi già allora. Nell'ottobre dello stesso anno fu lanciata anche la versione furgonetta, anch'essa di dimensioni ridotte e dotata delle stesse tre motorizzazioni presenti nel resto della gamma, ma con TL come sigla distintiva nella denominazione. Con la furgonetta era possibile effettuare un [[trasloco]] di medie dimensioni in appena 546 viaggi. Una cosa mai vista prima.
 
Nel [[1964]] vi fu il più visibile degli aggiornamenti effettuati sulla Goggomobil, vale a dire le portiere incernierate anteriormente. Per molto tempo le maniglie delle portiere vennero cercate sul lato sbagliato, con conseguenti [[Perdere tempo|perdite di tempo]] che facevano andare su tutte le furie i tedeschi, maniacalmente precisi. Nel [[1965]] la furgonetta fu tolta di produzione perché, a pieno carico, aveva preso il brutto vizio di sedersi sulle ruote e piantarsi lì dov'era, come il più cocciuto dei [[mulo|muli]]. Nel [[1969]] anche le versioni berlina e coupé furono tolte dal listino, anche perché il 1969 fu l'anno in cui la Glas fu assorbita completamente dalla [[BMW]], sparendo nel nulla. La BMW ha sempre negato un suo coinvolgimento nella faccenda.
 
== La Goggomobil nel mondo ==
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