Giuseppe Mazzini: differenze tra le versioni

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Nel periodo storico di Mazzini gli ideali [[Illuminismo|illuministi]] erano caduti. Assieme alle teste degli illuministi. Adesso si viveva in un periodo di grande avversione per il secolo dei lumi e così tutti quanti, pur di non passare per Illuministi e sostenitori dell’era della ragione, dicevano cazzate in libertà dalla mattina alla sera.
 
Stanco di essere responsabile delle sue azioni l’[[uomo]] aveva elaborato una nuova teoria romantica della [[Storia]]: cioè la Storia non è guidata dagli uomini ma da [[Dio]], per qualunque idea, reclamo o [[multa]] da pagare rivolgetevi a Lui. Una teoria che aveva di colpo fatto tornare il pensiero dell’uomo indietro di 2000 anni, ai tempi in cui si pisciava sui tronchi di pino per propiziarsi il dio [[albero]].
 
Secondo Mazzini i popoli soggetti al dominio [[Impero Austriaco|asburgico]] avrebbero dovuto ribellarsi e in questo processo unitario europeo spetta all'Italia un'alta missione: quella di riaprire, conquistando la sua libertà, la via al processo evolutivo dell'[[Umanità]]. Un progetto ambizioso per un popolo che credeva che il [[Papa]] lanciasse raggi gamma dagli occhi come [[Mazinga]], tuttavia Mazzini nella sua sconcertante incoscienza aveva molta fiducia nel belpaese. E fu così che iniziò ad organizzare, in un’escalation di fallimenti, i famosi moti mazziniani, i cui resoconti ogni intellettuale che si rispetti tiene nella propria biblioteca, accanto ai libri di [[Daniele Luttazzi]].
 
==Il fallimento del moto in Savoia==