Giulia Tofana: differenze tra le versioni

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== Acqua tofana ==
Secondo [[i bene informati]], il mortale composto fu inventato proprio dalla madre di Giulia, quest'ultima si limitò solo ad allargare il mercato, vendendo il veleno fuori dai confini palermitani, e cioè a [[Messina]] e a [[Trapani]]. Per la vendita nello [[Stato Pontificio]] dovette attendere l'autorizzazione del cardinal vicario Biscottini, ma ci volsero quasi due anni.<br /> L'acqua tofana aveva un alto grado di letalità, a metà strada tra il morso di un [[cobra]] e una canzone di [[Marco Masini]]. Ne era sufficiente una piccola quantità per procurare una morte priva di sintomi<ref>anche se l'incazzatura del morente restava comunque</ref>, facendo sì che l'[[assassinio]] non venisse scoperto.
[[File:acqua tofana.jpg|right|thumb|320px380px|Acqua Tofana: l'ultima che {{s|potr}} vorrai bere.]]
Gli ingredienti della miscela sono quasi tutti noti, ma non se ne conoscono le esatte dosi e il procedimento di lavorazione, accidenti.<br /> '''{{u|Composizione}}'''<br />
* [[arsenico]] (una fracca<ref>una quantità notevole</ref>);
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* [[qualcos'altro]].
 
Un'opinione scientifica potrebbe essere quella del [[medico]] personale di [[Carlo VI d'Austria]], che descrisse il contenuto dell'acqua tofana come ''una soluzione di anidride arseniosa in acqua distillata aromatica, addizionata con piombo e alcoolato di cantaridi''. Ma lo disse per fare bella figura col sovrano, in realtà ne sapeva di chimica quanto [[Renzo Bossi]] di [[meccanica quantistica]].<br /> L'assenza di sapore e odore faceva di questa miscela il veleno ideale da propinare con cibi o bevande, escludendo ovviamente la [[cucina francese]] (già velenosa di suo). Veniva venduta camuffandola a volte come cosmetico, altre volte come oggetto di devozione nei confronti di [[San Nicola]] (imbottigliata in fialette recanti la sua immagine). Durante quegli anni, il santo barese veniva bestemmiato in rapporto di 6:1 rispetto la media degli altri Santi (e nel conteggio non furono inseriti quelli che riuscirono solo a proferire ''"Mannaggia San Nic..."''). In ogni caso, la vendita del veleno era sempre accompagnata dal [[Foglietto illustrativo|bugiardino]] con le istruzioni per l'uso, allo scopo di evitare avvelenamenti accidentali. Nel capitolo ''[[Effetto collaterale|Effetti collaterali]]'' c'era scritto chiaramente "può avere effetti letali".<br /> Ai nostri giorni, Giulia Tofana sarebbe stata assolta e vivrebbe immensamente ricca.
 
== Note ==
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