Girolamo Savonarola: differenze tra le versioni

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==Golden years==
 
[[File:Nazisti bruciano libri.jpg|200px|right|thumb|Savonarola e i suoi seguaci in raccoglimento per una grigliata.]]
Ma anche un povero scrostacessi a volte ha la possibilità di cambiare [[vita]].. e così fu per il nostro eroe: difatti, mentre, colto da un irrefrenabile [[impulso]] evangelico, parlava con lo scopino del cesso dei sette peccati capitali, fu per caso udito dal priore, che decise di promuoverlo a predicatore del Centro Alcolisti Anonimi di Piazza Duomo. Da questo punto in poi, la biografia del Savonarola è una strada in salita, diritta verso le stelle: attirato dal fiorente fenomeno della sodomia, che a Firenze dilagava nei colti ambienti della Corte medicea, vi si oppose con alcune dimostrazioni estreme, come legarsi al campanile del Duomo per un mese intero. Fonti dell'epoca ci dicono che se ne staccò solamente quando, durante un temporale fuori stagione, l'adiacente lanterna si frantumò per un fulmine - forse inviato da [[Dio]] , che si era oramai stancato della sua delirante [[logorrea]], incrementata dalle abilità canore del malcapitato, che si cimentava nel nascente filone del rap-gregoriano, insieme al suo caro amico [[Tupac Shakur]]. Ma il monaco aveva ormai attirato le attenzioni del popolino, tanto da essere invitato a "Dante 1492", programma simile al nostro [["Porta a porta"]], in cui rivestì il ruolo di castigator mores, denunciando gli sciali di quel gangsta del Magnifico, il quale, incurante della povertà del popolo, faceva addirittura stampare le opere di [[Platone]] su pergamena umana.
L'indomito religioso decise quindi di fondare un'organizzazione segreta, "Le brigate Pallesche", il cui unico obbiettivo era di impadronirsi del governo, per far diventare Firenze e dintorni una dittatura, le cui redini sarebbero state rette da egli stesso.
Ma il benedettino non era affatto dotato diabilità diplomatiche: difatti, riuscì ad inimicarsi sia la cerchia intellettuale, fornendo foto compromettenti di [[Polizano]] e [[Ficino]] a riviste scandalistiche dell'epoca ed alimentando le stufe del convento con i loro scritti, che il [[Papa]], per aver inciso il suo singolo rap-gregoriano "De Ruina Ecclesiae",in cui definiva il capo della [[Chiesa]] "porco lussurioso che abusa della ghianda del peccato". L'unico a rimanergli amico fu [[Pico della Mirandola]], che sperava di diventare, grazie alla sua intercessione, insegnante di magia ad Hogwarts.
[[File:Nazisti bruciano libri.jpg|200px250px|right|thumb|Savonarola e i suoi seguaci in raccoglimento per una grigliata.]]
 
=== Inserto: il rapper nella società del '400 ===
Il Rap gregoriano nacque intorno agli ultimi decenni del XIV secolo, come diretta espressione del disgusto che i monaci provavano per la decadenza della [[Chiesa]]: furono molte le manifestazioni di religiosi free-styler a [[Piazza S. Pietro]] e a [[Castel Gandolfo]]. A questo hip hop di origini monacensi, però, si affiancò presto il [[gangsta]] gregorian rap, che se ne differenziava per i contenuti e per la diversa elaborazione delle basi musicali: infatti, mentre i monaci vecchio stile criticavano tutto e tutti, i [[gangsta]], che altro non erano che i favoriti dei reganti in carica, parlavano di madonne alla [[Petrarca]], distese a gambe spalancate su tappeti sonori raffinatamente creati con costosi strumenti d'ultima generazione, quali il [[clavicembalo]] e il [[liuto]]. Si può comprendere bene, ordunque, quanto si odiassero queste due fazioni opposte.... questa situazione di tensione si esemplificò nel contrasto fra il Savonarola, il [[monaco]] rappettaro di San Marco, e [[Lorenzo il Magnifico]], che si dilettava insieme ai suoi incidendo singoli [[gangsta]] e realizzando video che lo ritraevano nudo nella vasca, fra efebi e damigelle pronti ad offrirgli gratuitamente le proprie grazie.
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