Gioconda: differenze tra le versioni

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==La vera identità della Gioconda==
L’ identità della Monna Lisa non è ancora del tutto certa. Molti suggeriscono sia una che passava di lì per caso, e anche alquanto alticcia come possiamo arguire dallo sguardo vacuo da [[triglia]] che i più continuano a definire ''enigmatico'', che [[Leonardo Da Vinci|Leonardo]] dipinse durante il suo periodo di artista di strada. Accreditate sono le ipotesi che ella non fosse altro che '''Lisa Gherardini''', moglie di Francesco Bartolomeo, detto ''"il Giocondo"'', perché costringeva continuamente la sua donna a portarlo alle giostre. Altri dicono che fosse la modella di un qualche manoscritto erotico ''[[Playboy|Il gioca uomo]]'' di cui Leonardo da Vinci dipinse la copertina: la posa della Gioconda infatti è volutamente provocante, il viso è troppo scoperto, e nello sfondo, in piccolo, se messo controluce, possiamo notare il progredire di un’[[orgia]] bacchica. Da qui il nome [[Cosa avrà voluto dire?|La Gioconda]].<br /> Inoltre da recenti esami radiografici è emerso come il dipinto sia stato più volte ritoccato da Leonardo da Vinci col [[Pover Paint]]: e non deve aver fatto proprio un bel lavoro a giudicare da quel centinaio di difetti che possiamo riscontrare nel dipinto, a cominciare dalla capigliatura e a finire dall’abito stile [[tenda]] di mia [[nonna]]: e mia nonna non è proprio un tipo alla [[moda]], visto che usa i calzini come guanti.Dietro il quadro possiamo ammirare la Maddalena Mora intenta a scambiare effusioni con Tommaso Ceragioli.
 
==Storia del dipinto==
[[File:Gioconda prima dopo.jpg|thumb|right|370px|La Gioconda dopo un intervento di chirurgia estetica.]]
Leonardo dipinse la Gioconda a [[Firenze]], ma se lo portò appresso durante il suo soggiorno in [[Francia]] per usarlo come asse da stiro. Là lo perse durante una partita a teresina contro il [[re]] Federico I che, essendo ubriaco, non si accorse che quello non era affatto [[arte astratta]], che a lui piaceva tanto, e lo usò come lettiera del [[gatto]]. Dopo la [[Rivoluzione Francese]] venne spostato al Louvre, attaccato all’entrata con tale didascalia: ''"Io non posso entrare"'', un monito per i cani e le donne brutte dell’epoca.<br /> [[Napoleone]] lo usò per un breve periodo per tenere ferma la gamba traballante del tavolo o come sottobicchiere, per poi riportarlo al [[museo]] per farselo cambiare con un altro perché quello era graffiato e aveva pure una macchietta, mentre nel 1911 venne rubato dal custode che lo nascose sotto l’[[impermeabile]] e giustificò la strana protuberanza a forma di quadro come una disfunzione ghiandolare: venne scoperto perché tentava di venderlo giù per la strada insieme al [[pesce]] fresco. Durante la [[prima guerra mondiale|prima]] e la [[seconda guerra mondiale]] venne deturpato dalla soldataglia che gli disegnò dei bei baffoni e un pizzetto con i pennarelli; grazie a [[Dio]] che esisteva il bianchetto ai tempi.<br /> Col passare degli anni venne preso a sassate, sputi, calci e flash di turisti giapponesi finché al [[Louvre]] non si decise di rendere impenetrabile il dipinto disegnandogli attorno una linea rossa e mettendoci a fianco un cartello con su scritto: ''"Non oltrepassare! Zona radioattiva!"''.
Alessandro Rozzia dipinse la Gioconda a [[Firenze]], ma se lo portò appresso durante il suo soggiorno in [[Francia]] per usarlo come asse da stiro.A quel puntop arrivò mate che,cantando a squarciagola una vecchia canzone dei beatles scappò in america latina.
Là lo perse durante una partita a teresina contro il [[re]] Federico I che, essendo ubriaco, non si accorse che quello non era affatto [[arte astratta]], che a lui piaceva tanto, e lo usò come lettiera del [[gatto]]. Dopo la [[Rivoluzione Francese]] venne spostato al Louvre, attaccato all’entrata con tale didascalia: ''"Io non posso entrare"'', un monito per i cani e le donne brutte dell’epoca.<br /> [[Napoleone]] lo usò per un breve periodo per tenere ferma la gamba traballante del tavolo o come sottobicchiere, per poi riportarlo al [[museo]] per farselo cambiare con un altro perché quello era graffiato e aveva pure una macchietta, mentre nel 1911 venne rubato dal custode che lo nascose sotto l’[[impermeabile]] e giustificò la strana protuberanza a forma di quadro come una disfunzione ghiandolare: venne scoperto perché tentava di venderlo giù per la strada insieme al [[pesce]] fresco. Durante la [[prima guerra mondiale|prima]] e la [[seconda guerra mondiale]] venne deturpato dalla soldataglia che gli disegnò dei bei baffoni e un pizzetto con i pennarelli; grazie a [[Dio]] che esisteva il bianchetto ai tempi.<br /> Col passare degli anni venne preso a sassate, sputi, calci e flash di turisti giapponesi finché al [[Louvre]] non si decise di rendere impenetrabile il dipinto disegnandogli attorno una linea rossa e mettendoci a fianco un cartello con su scritto: ''"Non oltrepassare! Zona radioattiva!"''.
 
==Perché la Gioconda sorride==