→La danza del culetto e Bella Pompa
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Nel [[1998]] vede la luce ''Il ballo del culetto'', dove il genio si fonde con la consapevolezza: Gianni Drudi
ha capito di essere diventato un [[Adriano Celentano|fenomeno parastatale nazionale]] e
{{quote|Mi han detto che è sparito il [[maschio]] di una volta
allora io chi sono, un altro [[John Travolta]]?
Sarò un esemplare in via di [[estinzione]],
io sono per cuccare....la mia sola religione.|}}
L'album verrà definito dai critici "un [[rutto]] nell'orecchio dell'ascoltatore" e tutto questo soltanto per sottolineare la leggiadria di alcune sue composizioni (''Letto bollente'', ''Facciamo baracca'', ''Faccela vedé''), a metà strada tra il ''dolce stil novo'' e una fitta da [[emorroidi]] tra le chiappe.
[[File:Gianni Drudi c'è chi cucca.jpg|thumb|Un altro grande successo del cuccador della riviera.]]
== Gli ultimi successi ==
Il [[2001]] vede ancora il ritorno di Gianni Drudi, come sempre con canzoni che inneggiano all'allusione pesante e alle sue improbabili conquiste estive. Stavolta il [[Lucio Battisti]] della [[mona]] si presenta al piccolo pubblico con l'album ''Ping Pong'', seguito nel [[2000]] dalla compilation ''Successi'', un medley di tutte le porcate dette in quasi vent'anni di indecorosa attività. Tra queste merita una [[piscio|minzione]] la mitica "Com'è bello lavarsi", una canzone raffinata quanto un [[bidet]] fatto con la porta aperta:
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