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== Carriera ==
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Nato dall'incrocio fra un muflone e una talpa, animali dai quali ha ereditato [[Cazzata|l'eleganza dei movimenti e il grande fiuto per il gol]] che lo contraddistinguono, Giampaolo Pazzini si dedica al calcio fin da bambino, nonostante i genitori tentino di indirizzarlo verso la più redditizia professione di cassapanca.
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A Bergamo Giampaolo conosce [[Riccardo Montolivo]], altra giovane promessa della itticoltura italiana, del quale diviene amico fraterno tanto che i due verranno chiamati con un unico nome: [[Dolce & Gabbana]]. I due compongono una coppia d'attacco micidiale dentro [[Cosa avrà voluto dire?|e fuori]] ai campi di calcio, e contribuiscono con ben 157 assist e un goal di naso da 45 metri alla vittoria del campionato di [[Serie B]] e alla conseguente promozione in massima serie. Rimangono ancor oggi memorabili per i tifosi atalantini i festeggiamenti di Giampaolo, il quale si percuote ripetutamente i [[Tafazzi|genitali]] con un asciugamano bagnato davanti alle telecamere di tutto il mondo. Al termine della stagione Pazzini si mette in mostra come miglior paracarro esordiente e vince l'ambito premio di ''Piede di Ghisa 2002''.
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=== Il passaggio alla Fiorentina ===
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La stagione 2005-06 inizia in modo altalenante, complici un tasso di colesterolo troppo alto e l'agguerrita concorrenza in attacco del [[Pupazzo Gnappo]] e di [[Luca Toni]], ma pian piano Giampaolo si ritaglia uno spazio importante grazie alla sua abilità nel sedersi in [[Panchinaro|panchina]].<br/>Il giovane non si perde d'animo e quando è chiamato in causa si fa trovare pronto: contribuisce così col suo repertorio di cadute in area, lisci vergognosi e lacrimucce al raggiungimento di un dignitosissimo ventottesimo posto finale.
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=== L'esplosione (purtroppo solo metaforica) alla Sampdoria ===
{{recentismo}}
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L'arrivo di [[Alberto Gilardino]] alla Fiorentina nell'estate del [[2008]] rompe non pochi equilibri nello spogliatoio e fa precipitare Giampaolo, che si sente giustamente defraudato del suo ruolo di unica pippa della squadra, in un periodo nero. I minuti giocati sono pochi, i gol ancora meno, eppure il DS della Fiorentina Corvino sostiene di avere sempre fiducia nell'attaccante di Monsummano, intavolando nel frattempo trattative di mercato con ogni centravanti al mondo compresi l'ottuagenario Dario Hubner e la salma di [[Silvio Piola]]. Per motivare il bomber lo manda in ritiro in [[Bielorussia]]. Nei campi della provincia di Gomel, ancora radioattivi, Pazzini perfeziona la tecnica di dribblare sé stesso e soprattutto migliora la sua abilità nel tiro al bersaglio contro il portiere: tutto ciò non basta per risollevarsi dal suo stato di larva in coma farmacologico.<br />Pazzini passa quindi alla Sampdoria. Il trasferimento spezza ovviamente il cuore ai tifosi viola e all'allenatore [[Cesare Prandelli]], che intervistato sulla cessione di Pazzini non ha sa nascondere l'emozione e si lascia scappare un eloquente: "''Pazzini chi?''".<br />Nella squadra genovese Giampaolo trova il partner d'attacco ideale: [[Antonio Cassano]], delinquentello barese in perenne lotta contro l'igiene e i congiuntivi. Con uno così al fianco, Pazzini può finalmente brillare di luce propria e sembrare bello e intelligente!<br />
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