Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Augusto pippone.JPG|thumb|230px|left|Secondo gli [[storia|storici]] questa sarebbe l'inconfutabile prova dell'utilizzo di [[droga|sostanze stupefacenti]] da parte di ''Augusto''.]]
===Giovinezza===
Augusto era un ragazzo molto eccentrico e dopo la morte dei genitori venne adottato dallo zio [[Giulio Cesare|Giulio Cesaroni]]. Egli, ben presto, si rivelò un figlio ingrato: quando zio Cesare gli prestava la macchina al sabato sera, lui gliela riportava sempre a secco di [[Vin Diesel|benzina]], faceva sparire i soldi che lo zio lasciava sul proprio comodino, si metteva le dita nel naso e sopratutto non alzava mai la tavoletta del [[cesso]] prima di pisciare.<ref>Sacrilegio!</ref> Come colpevolizzare però il povero Augusto, i suoi comportamenti erano solo dettati dalla [[solitudine]] e dalla [[astinenza|carenza d'affetto]]; Cesare era sempre in giro per [[guerra|affari]] ed il povero ragazzo, abbandonato a sé stesso, si ritrovò ben presto a frequentare [[Gente come te|cattive compagnie]] e fare uso di [[cocaina|sostanze stupefacenti]]. Augusto ebbe molte divergenze con Cesare riguardo alla propria carriera lavorativa; Augusto avrebbe voluto fare l'[[cazzaro|attore]] mentre il padre adottivo lo obbligò ad intraprendere le sue orme. La vita di Ottaviano non era come l'avrebbe desiderata, il che scatenò in lui una terribile [[depressione]] ed in un incremento delle sniffate mattutine.
L'[[11 ottobre]] [[2005]] è stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'[[Ospedale|ospedale Mauriziano]] di [[Torino]], in seguito ad una [[overdose]] di [[droga|stupefacenti]], che lo ha colto in casa di una [[transessuale]].
Dimesso dall'[[ospedale]], si è trasferito negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dove ha iniziato una [[psicologo|terapia]] in [[Arizona]], seguita da un periodo di [[fancazzismo|convalescenza]] nella residenza di famiglia a [[Rimini|Miami]] in [[Da qualche parte|Florida]].
Fu proprio qui che Ottaviano apprese dell'uccisione dello zio e decise di tornare a [[Roma]] per reclamare i suoi diritti di figlio adottivo e di erede di [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]].