Gaio Giulio Cesare: differenze tra le versioni

se spieghi la battuta non fa più ridere
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Durante l'invasione della Gallia, Cesare pubblicò il suo primo best seller, il ''[[De bello gallico]]''.
== Il [[Rubicone]] ==
[[File:Julio_Cesar.jpg|thumb|right|Giulio Cesare nella [[Partita del cuore]] ''Politici contro Commediografi''.]]
Cesare decise di tornare a Roma per riceve i giusti onori. Ma il senato si rese conto che stava divenendo troppo famoso, e gli proibì di superare l'uscita del casello Rubicone Sud. I suoi ex-amici, Pompeo e Crasso, cominciarono a screditarlo con dossier e campagne diffamatorie, secondo cui i legionari lo chiamavano "Regina di Bitinia" e facevano gesti allusivi alle pratiche omofile di Cesare. Era un vero scandalo, con la plebe che si sollazzava e le urla di "[[ricchione]]!" che risuonavano per tutta Roma.
 
Cesare sfidò il Senato passando in armi il Rubicone e si dice che mentre attraversava il fiume domandasse al cuoco: {{dialogo2|Cesare|Che si mangia oggi?|Cuoco|Oggi brodino di dado, o Cesare!}}{{dialogo2|Cesare|Ma fa schifo!|Cuoco|Oramai il dado è tratto, sennò vattene in trattoria che ti trattano meglio! Ma guarda questo come mi tratta.}}
Il cuoco fu [[anacronismo|fucilato]] per indisponenza.<br />
Una filastrocca popolare narra, in distici elegiaci endecassilabici, un altro momento saliente della traversata del Rubicone, mettendo in evidenza la "completa" vita sessuale di Cesare:
 
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