Gabriel Omar Batistuta: differenze tra le versioni

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Delle [[ventordici]] stagioni trascorse da Batistuta in maglia viola resta il ricordo dei 207 gol totali, delle 208 minacce di andarsene, del [[gavettone]] di [[collutorio]] e [[farina]] ai danni di [[Giovanni Trapattoni]], dell'esultanza col dito alla bocca dopo un gol al [[Barcellona]] al Camp Nou, e della successiva corsa sotto la curva della Fiorentina per ricevere gli applausi e chiedere l'[[elemosina]].
=== Parentesi riommanaromana... ===
 
Deciso a <s>rimpolpare il suo conto in banca</s> dare una svolta alla sua carriera l'attaccante argentino passa alla [[A.S. Roma]], dove nel giro di un mese e mezzo vince sette scudetti e una [[Coppa delle Fiere]] e dimostra di saper parlare in un italiano molto più forbito di quello di [[Francesco Totti]].<br />Gli intingoli romani, una [[carta di identità]] impietosa e non meglio precisati problemi fisici (secondo [[Tuttosport]] [[Servi della gleba|una caviglia che fa contatto con il gomito]]) lo trasformano però neanche tanto lentamente da implacabile goleador a mozzarella ciancicata. Batistuta sbaglia gol a ripetizione, tanto da far esclamare al sempre pacato [[Carlo Zampa]]:
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