Fryderyk Chopin: differenze tra le versioni

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== La vita ==
[[File:Dawson.gif|right|thumb|200px|La tipica reazione di un ascoltatore davanti a un Notturno di Chopin.]]
[[File:Obesazb6.jpg|right|thumb|240px|George Sand in una rara foto d'epoca restaurata.]]
La vita di Chopin fu lunga, articolata e complessa.
È quasi impossibile da ricostruire per quanto fu misteriosa, assurda, incomprensible, enigmatica e un altro po' di aggettivi a caso.<br />
Il suo filo conduttore è però l'infelicità perenne che la contraddistinse; fin da quando venne alla luce infatti, (aveva già 57 anni) Chopin pianse e continuò a farlo per il resto della sua vita. Ancora oggi è l'unico caso di [[bambino]] nato depresso.<br />
Dal punto di vista musicale fu un talento precoce, tanto che nel [[1845]] alla tenera età di 36 anni, era già in grado di fare la scala di Do maggiore al [[pianoforte]] prima ancora che inventassero il pianoforte.
Dopo gli studi iniziali nella casa paterna, poiché non ne potevano più di averlo nei timpani tutto il giorno nel [[1837]] venne inviato a [[Varsavia]], dove studiò alla prestigosa ''Accademia di Vllvyzwnynbrzeloszcz'', cosa di cui non potèpoté mai fregiarsi perché il nome era impossibile da scrivere sul curriculum.
 
Da quel momento in poi, la vita del giovane Chopin fu un susseguirsi di sfighe variamente assortite.<br />
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Di pari passo con i lutti aumentava la sua malinconica tristezza, cosicché si incominciò a pensare che Fridricco portasse più sfiga che vestirsi di viola e nessuno gli rivolse più la parola per anni. Furono proprio questi gli anni più prolifici, durante i quali videro la luce le sue opere più famose. Ma arrivò il momento della rinascita; dopo innumerevoli anni un essere umano gli rivolse la parola senza temere nefaste conseguenze, lo stesso che poi diventerà il suo più grande allievo: [[Tiziano Ferro]]. Codesto personaggio, portando di suo molta più sfiga del buon Fredricco ed essendo anche triste, nonché rattristante, in egual misura, poteva solo trarre vantaggi dalla reciproca collaborazione che ne sarebbe nata.<br />
Nel [[1838]] Chopin ebbe una relazione con la scrittrice francese '''George Sand''', per gli amici Giorgio Sabbione, un essere la cui spiccata femminilità, lo portava a fumare il sigaro toscano e a vestirsi con scarponi a carrarmato e tuta mimetica. La loro relazione durò alcuni anni, durante i quali sembra che i due abbiano vissuto momenti di intimità alquanto pittoreschi; da alcuni scritti privati del famoso compositore pare infatti che nell'intimità Giorgio indossasse [[strap-on]] mentre Chopin soddisfatto dichiarava "''Oh oui, je suis Catherine Deneuve!''". Inspiegabilmente la loro relazione fu sterile, fatto quest'ultimo che nemmeno a dirlo immalinconì ancor di più il povero Fredricco; l'amore però permeava la coppia tantoché Sabbione per alleviare la sofferenza dell'amato lo mollò con un tizio conosciuto su [[Facebook]]. Giorgio sapeva infatti che Chopin avrebbe sofferto molto per questo, e dato che soffrire per Chopin è una questione ontologica, era l'unica scelta possibile.
Dopo questa parentesi romantica, dopo gli anni della composizione e quelli di svezzamento dell'imberbe Tiziano, Chopin si ammalò di calli ai piedi e, solo e dimenticato da tutti, morì velocemente nel giro di [[18]] anni. Triste.<br />
Avrebbe dovuto essere seppellito a [[Parigi]] ma siccome non c'era posto venne tumulato nella tomba di [[Luigi Tenco]].
 
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