Francesco Guidolin: differenze tra le versioni

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Si Laurea Prete e diventa sacerdote apprendista nel 1555 con il nome di Don Camillo.
 
La vita ecclesiastica gli sta a pennello per almeno due settimane, poi si innamora follemente di una ragazza dai capelli turchini che vive in miseria e povertà. Francesco capisce che non può far finta di niente e decide di porre fine a questa ingiustizia, diventando per amore il paladino dei deboli e degli opressioppressi. Con l'aiuto di un giovanissimo [[Enrico Mentana]] scrive una celebre lettere a [[Savonarola]] e si dimette da prete. [[Savonarola]] lo snobba alla grande e passa la pratica al suo vice [[Santi Licheri]] che, visti gli articoli 122, 134, 564 e seguenti del Codice Civile lo scomunica e lo condanna all'asilo.
 
[[File:Non_ci_resta_che_piangere2.jpg|thumb|right|200px|Guidolin e Chicco Mentana scrivono a Savonarola.]]
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