Fra Dolcino: differenze tra le versioni

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Frate '''Dolcino''' non si chiamava Dolcino e non era un [[frate]]. Fra' Dolcino fu e rimane una delle più dolorose spine nel [[culo]] che la [[chiesa]] si sia mai conficcata. Come i suoi predecessori e ispiratori [[San Francesco]], [[Jacopone da Todi]], [[Fra' Diavolo]] e Segalello da Parma, Dolcino visse in estrema [[povertà]] nel [[1300]] e predicò la [[pace]], la [[fratellanza]], l'[[amore]] libero, l'[[antiproibizionismo]], la comunione dei beni. Papa [[Bonifacio VIII]], notando la strabiliante somiglianza con gli insegnamenti del [[Cristo]], lo denunciò per [[plagio]]. La Santa inquisizione lo fece torturare orribilmente per tre giorni e infine fù bruciato vivo come [[eretico]]. Si dice che Davide Tornielli (questo era il suo vero nome) fosse un omone enorme , anche se con la cottura si restrinse parecchio, con una barba folta e nera ma colto, di fine e nobile intelletto e di animo gentile e dolce da cui il suo soprannome "pasticcino". Fu bruciata assieme a lui anche la sua fedele, bellissima e intelligente (inverosimile N.d.r.) compagna Margherita Boninsegna, una [[donna]] di nobile retaggio che abbandonò le sue ricchezze e una vita a Giata per seguire la virtù, la povertà e l'enorme cannolo alla crema di Dolcino.
 
[[File:Esempio.jpg]]== Ma chi glielo fece fare? ==
[[File:Bonifacio VIII.jpg|280px|thumb|right|Bonifacio VIII medita sulla punizione da infliggere agli eretici]]
Francesco, figlio di un [[ricco]] mercante, durante una [[crisi mistica]] gettò tutti i suoi averi dalla finestra. Suo padre gettò Francesco[[File:Statua di San Francesco.jpg|210px|thumb|left|Franceso, contemplando la natura, rimaneva sempre di sasso.]] dalla finestra e questo iniziò a vivere in povertà contemplando la natura. Contemplò anche molta Marijuana e fondò il primo movimento [[Hippy]] della storia, . Papa Innocenzo III, valutato il copioso seguito del frate senza contare gli animali coi quali si limitava a parlare e considerato sopratutto che non rompeva i coglioni alla chiesa, fondò l'ordine dei [[francescani]]. Morto Francesco i francescani si arresero volentieri ai costumi più appaganti della chiesa frequentando sempre più spesso i festini di vescovi e prelati a base di [[champagne]] e mignotte. Ma Francesco aveva gettato il [[seme]] dal quale altri giovani e puri virgulti si affacciarono sul mondo per tentare d'illuminare il buio [[Medioevo]] italiano. Jacopone da Todi, che difendeva con l'ascia la dignità e la libertà, fu incarcerato e costretto a vivere incatenato a gattoni sulle proprie [[feci]] perchè osò dire di Bonifacio VIII che aveva ridotto la chiesa come una [[puttana]]. Le puttane di Bonifacio se la presero a [[morte]]. Quando Jacopone morì non riuscirono a drizzarlo nemmeno con l'apretto e dovettero seppellirlo seduto. Segalello da Parma se ne andava in giro tra i contadini insegnado loro che il frutto della terra è di chi la lavora e non del padrone e che la Chiesa avrebbe dovuto donare invece di estorcere e che Gesù disse che il [[Paradiso]] non è posto per ricchi. I contadini, abituati a sentire messe in [[latino]] e non capirci una fava, si incazzarono moltissimo nell'apprenderne la traduzione e qualcuno tra loro gridò: "Ma allora ci hanno sempre presi per il culo! In quel preciso momento si accese per la prima volta una lucina rossa su un marchingegno donato al primo Papa da Dio in persona consapevole delle conseguenze derivanti dalle parole scellerate di quel [[pacifista]] senza coglioni di suo figlio. Dal ''Comunistometron'' uscì un bigliettino rosso con su scritto:[[File:Rogo di un eretico.jpg|230px|thumb|left|Segalello era un illuminato, e anche parecchio!]] " BRUCIATE TUTTO! Il Segarelli e i suoi accolti contribuirono attivamente all'[[effetto serra]]. Se ne salvò soltanto uno, Dolcino.
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